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La spinta al vaccino in Austria e Germania: lockdown per i non vaccinati e terza dose

by Stelio Fergola
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Vaccino covid austria germania

Roma, 6 nov – Il covid non sembra avere fine, in Austria, in Germania e in generale in tutto l’Occidente. Non che non ce ne fossimo accorti, ma la constatazione e il dispiegarsi degli eventi in tempo reale lasciano comunque piuttosto sbigottiti.

Vaccino Covid in Austria e Germania

La spinta sul vaccino, come abbiamo avuto modo di vedere negli scorsi mesi, è stata imponente, soprattutto in Italia e Francia. Dall’estero giungono notizie ben più estreme, soprattutto dall’Austria che va ben oltre la Germania, come riporta l’Ansa, e “manda in lockdown i non vaccinati”. Dall’8 novembre, infatti, chi non ha avuto la somministrazione non potrà accedere da nessuna parte: ristoranti, locali, non potrà fare sport e non potrà partecipare a eventi culturali. Il governo austriaco ha previsto un periodo di transizione di un mese, e il cancellier  Alexander Schallenberg ha motivato la scelta con il “forte aumento dei casi covid”: “Quando saliamo in macchina ci mettiamo la cintura di sicurezza, il vaccino anti-Covid è la nostra cintura”.

Se l’Austria piange, la Germania non ride. Il ministro della salute tedesco Jens Spahn dichiara: “La quarta ondata ha molto accelerato e colpisce con grande irruenza. Davanti a noi abbiamo settimane difficili”. E nel frattempo il presidente della Turingia Bodo Ramelow minaccia apertamente di non curare i non vaccinati in futuro.

Una storia infinita

La spinta sul vaccino in Austria e Germania non sembra porre fine al dramma del covid e, soprattutto, allo strambo modo in cui esso viene gestito ormai da anni. Una tragedia di misure che non sembra voler risparmiare neanche i piccoli, come si è appreso negli ultimi giorni dalla possibilità di somministrare dosi anche ai bambini dai 5 agli 11 anni. Non sembrano placare gli animi neanche le notizie provenienti dalla Gran Bretagna, fino alla scorsa settimana in preda a chissà quale tragedia sanitaria e ora, laconicamente, descritta come un paese dove il famigerato “indice RT” è in calo.

Stelio Fergola

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1 commento

Franz 7 Novembre 2021 - 12:17

Infatti sono i cosiddetti vaccinati che si appestano di piu’ma la colpa e’ dei non vaccinati che non si ammalano o che perlomeno se succede e’ piu’ difficile, il mondo al contrario, questi delle elite non sanno piu’ che pesci pigliare per nascondere le nefandezze e allora tutti con la puntura che se si ammalano gli si fa ammalare tutti ! E avanti con il lavaggio al cervello dei lobotomizzati cultori del sacro siero !

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