Roma, 23 dic – Il price cap sul gas è inutile. Lo avevamo anticipato in passato, lo abbiamo ribadito in occasione delle ridicole discussioni a Bruxelles su una soglia che già da tempo si preannunciava altissima (dai 160 ai 220 euro al megawattora), lo ripetiamo adesso che il prezzo del combustibile ha raggiunto il minimo dell’ultimo anno.
Price cap del gas: confermata la totale inutilità del tetto
Il prezzo del gas è sceso a 88 euro a megawattora. Fa ridere – e molto – il giudizio di valore che vi attribuiscono alcune testate come Tgcom24, le quali, per usare parole testuali, scrivono “grazie al price cap e al crollo della domanda”. Ora, è evidente come il crollo della domanda su base industriale sia determinante nella diminuzione di prezzo del prezioso combustibile. Altrettanto evidente è il fatto che il price gap sul gas deciso a livello europeo non c’entri nulla. Ci potrebbe entrare, al limite, se la soglia decisa a Bruxelles fosse inferiore ai prezzi medi di mercato, ma dal momento che essa è stata stabilita in 180 euro al megawattora, ovvero molto di più delle quotazioni dei giorni scorsi (in cui il valore di scambio si aggirava intorno ai 115 euro), la questione si rivela per quella che è: l’ennesima favoletta a cui solo gli euroinomani possono davvero credere.
A cosa serve un tetto al prezzo molto più alto delle quotazioni di mercato?
La risposta è netta: a nulla. Il senso di un tetto al prezzo c’è quando esso “protegge” la comunità (imprese, lavoratori, cittadini) dagli aumenti delle bollette, non quando è ampiamente al di sopra del valore corrente delle stesse. È vero che la soglia decisa su base Ue sia inferiore ai massimi storici del gas registrati in estate (che superavano addirittura i 300 euro), ma è altrettanto vero che quella situazione è ben lungi dal ripresentarsi, appunto, proprio per il crollo della domanda. E i furboni di Bruxelles, non potendo – per costituzione, trattati, ideologia economica – intervenire mai in difesa dei cittadini e dei loro stenti, lo hanno calcolato eccome. Allora via di soglia al prezzo, per intortare meglio i più ingenui (cioè gli euroinomani di cui sopra) su qualcosa su cui l’Ue semplicemente non è in grado di agire e soprattutto non ha alcuna intenzione di fare alcunché: la spesa pubblica, la tutela sociale, l’interventismo economico di qualsiasi genere. Senza contare che, proprio sul gas, si ignora il problema principale: ovvero, le forniture. La mancanza delle stesse. Nessun tetto al prezzo si interessa di ciò.
Stelio Fergola