Roma, 28 apr – L’Ue chiede all’Italia di indebitarsi, e non è certo una novità. Ma messe insieme, le richieste della Commissione al governo fanno effettivamente venire i brividi, come messo in luce da Franco Bechis su Open.
Con Pnrr e Mes, l’Ue chiede all’Italia di indebitarsi…
Il Pnrr altro non è che un “pilota automatico” che ci vincola fino al 2026 con una consistente quota di denaro concesso a prestito, e quindi da restituire. Il cosiddetto “meccanismo europeo di stabilità” funziona in modo simile nel concetto più semplice che esista, quello del denaro da restituire con gli interessi. E l’Ue insiste per farlo ratificare all’Italia. Non ci vuole un genio per capire quanto i due strumenti siano di fatto delle macchine di indebitamento, che proprio Bruxelles vuole che usiamo ad ogni costo.
…ma poi la punisce se si indebita
Dopo aver chiesto all’Italia di indebitarsi, l’Ue punisce se essa si indebita. Con le procedure di infrazione solite che potrebbero essere ancora più stringenti sul “nuovo” Patto di stabilità, che nulla cambierebbe nei soliti parametri del 3% per il deficit e del 60% per il debito, ma in compenso promette di essere più severo alla voce “controlli”. Insomma, un bel cortocircuito in salsa europeista. O, se preferite, una gabbia da cui, se guardiamo ai dati strutturali, è praticamente impossibile uscire vivi.
Stelio Fergola