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“Magari muori”, il tormentone di Taffo contro omofobi e razzisti (Video)

by Ilaria Paoletti
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Roma, 10 giu – L’agenzia di pompe funebri più famosa d’Italia, la Taffo Funeral Services, è celebre per le sue pubblicità tra l’ironico e lo “choccante”: quest’anno ha deciso di rischiare il tutto per tutto, e ha messo in cantiere nientemeno che un tormentone estivo.

Autrice paladina Lgbt

L’hit dell’estate si chiama Magari muori ed è cantata da Romina Falconi. La Falconi, romana classe 1985, è da sempre vicina ai movimenti Lgbt. Per sua stessa ammissione, la Ciccone di Roma Est ha avuto in una transgender la sua “seconda madre”. Inoltre, vanta nel suo curriculum numerose collaborazioni con Immanuel Casto, ovvero il “principe del Porn Groove”: fenomeno gay trash (non si sa fino a che punto trash, ma di certo gay) e ad autore di alcune ispirate hits quali Anal Beat  e Che bella la cappellaSia lui che la Falconi sotto sotto contratto con la Jle Management , ad impreziosire questo sottobosco di autori, cantantine e personaggetti arcobaleno che spesso invece di essere presi sul serio finiscono – chissà perché – a diventare delle macchiette passeggere da esibire sui carri del Gay Pride. Nel 2016 la Falconi e Casto hanno cantanto insieme il singolo Who Is Afraid of Gender?,  sigla ufficiale del Gay Village di Roma – che ovviamente “combatte” le discriminazioni.

Il tormentone che “augura la morte” agli omofobi

L’impegno a favore delle lotte degli omosessuali, transgender, queer, liquid e chi più ne ha più ne metta fa parte del pensiero dominante ma va anche molto di moda e va, quasi sempre, di pari passo con precise strategie di marketing. In questo caso la Falconi, che non a caso nella sua tournée nazionale del 2015 annovera anche le partecipazioni ai Gay pride di Palermo e Firenze (perché la militanza Lgbt quasi sempre ripaga in visibilità, strano caso), sfodera la migliore Baby K che riesce ad imitare, su un beat plasticoso di reggaton, e fa da testimonial musicale dell’agenzia funebre più chic d’Italia. La canzone sarà innegabilmente un tormentone: si può ballare, ci si possono fare due risate, la si può dedicare (con ironia o meno). Ma dato che la Falconi non dimentica le sue radici profonde nell’arcobaleno, quasi al termine del pezzo non lesina di prendere una posizione “politica”: “Omofobi e bulli, ci hai pensato mai / Magari muoiono prima di noi” canta la Lady Gaga di Torpigna. E poi: “Violenti, razzisti, il marmo vi dona / Chissà forse Taffo da voi viene prima!”.

Un successo “assicurato”

Quindi, anche il tormentone della Taffo Funeral Services fa parte della propaganda arcobaleno che mette al primo posto tra i problemi mondiali quello della tolleranza per gli omosessuali e per tutte le sfumature di sessi teorizzante meticolosamente dai filosofi del gender e dalle femministe che al gay pride mandano in giro bambine a chiedere “più pompini e meno Salvini”. Vedremo migliaia di zombie tatuati e abbronzati sulle spiagge nazionalpopolari cantare questo ironico inno pubblicitario che mette la bandierina arcobaleno anche sui tormentoni estivi. Non solo: Magari muori sdogana allegramente l’augurare la morte a questi italiani “razzisti” e “omofobi” che si oppongo alle ridicole parate dell’orgoglio omosessuale capitanate da attrici fallite e riciclate in qualsiasi movimento di lotta al “patriarcato” che limonano con transgender che danno lezioni di “pisello” ai bambini. Quest’anno, per opporsi alla deriva Stonewall del tormentone estivo, rispolveriamo Supercafone.

Ilaria Paoletti

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2 comments

Bracco 10 Giugno 2019 - 3:41

Ormai cesso più cesso meno.
La radio trasmette h24 cessi musicali spacciate per hit musicali del momento.

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La vergognosa propaganda gender di Taffo: così sfrutta la morte di un trans | Il Primato Nazionale 20 Gennaio 2021 - 3:45

[…] sangue. Si aggrappano a qualsiasi fatto di cronaca, basta che faccia discutere e magari sia pure declinato secondo i paradigmi del pensiero unico: va di moda, è chic e soprattutto fa fare una montagna di soldi. Le multinazionali tutte […]

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