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Non ci frega nulla della madre di Leonardo straniera, ma dell’ennesimo attacco all’identità nazionale

by Stelio Fergola
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madre Leonardo polemica

Roma, 16 mar – La madre di Leonardo da Vinci schiava del Caucaso, immigrata, addirittura arrivata sui barconi dell’epoca. Presentando documentazioni interessanti più che altro nella tesi della provenienza di serva della donna. Ma il punto non è mai stato questo, bensì l’ossessione di chi, tra i tanti sulla stampa mainstream ad avvinghiarsi come avvoltoi sulla questione, ha titolato “Leonardo italiano solo a metà”, e di quello che è un tentativo realmente compulsivo, l’ennesimo che la cultura mainstream imbastisce, contro la cultura identitaria italiana.

Non ci frega niente della nazionalità della madre di Leonardo

La prima cosa da stabilire è questa: di quale Paese fosse la madre di Leonardo non ce ne frega nulla. Anche perché non mette minimamente in dubbio la nazionalità del da Vinci stesso, già sotto attacco – ma in modo decisamente più caciarone – anni fa quando “fini intellettuali” come Carlo Cottarelli decisero di dare prova della loro comicità involontaria insistendo sulla sua provenienza “europea” in luogo di un’Italia che ancora non esisteva come Stato unitario (e, secondo i più ignoranti, anche come Nazione). Non la mette in dubbio neanche la stramba operazione mediatica e simil-culturale avviata adesso, sulla cui penosità un bel pezzo pubblicato dal Centro Machiavelli già illumina abbastanza. Quello di cui ci frega è l’ennesimo attacco – a questo punto arrivato davvero a livelli ossessivo compulsivi – alla cultura identitaria italiana. Eseguito con una tale energia da fare quasi spavento, vista la ricerca perniciosa di briciole, come senza mezzi termini possono essere definite quelle appena cercate sul Da Vinci.

Lo scopo è sempre lo stesso: “Gli italiani non esistono”

Arriviamo al punto della questione nella sua concretezza più cruda e francamente triste: sostenere che l’Italia non esista, ma soprattutto che gli italiani non esistano da un punto di vista etnico. Caricando la pistola dell’immigrazionismo presente e sparando la solita cartuccia dell’accoglienza, perché chissà, magari nei barconi “ci potrebbe essere il nuovo Leonardo o suo padre!”. Tanto è che si è puntato su una presunta “mezza origine straniera” di un simbolo della cultura nazionale, ovvero proprio il da Vinci. Peccato che nello ius sanguinis questo problema non sia mai esistito, dal momento che basta la nazionalità di uno dei due genitori per renderlo concreto. Dunque, a che serve dire che Leonardo da Vinci era italiano “solo a metà”? Anche se fosse tutto vero – ed è possibile – assolutamente a nulla. Se non allo sfogo dell’ossessione tipica dell’anti-italianismo che cerca di negare qualsiasi cosa riguardi le radici e le tradizioni di questa morente Nazione.

Stelio Fergola

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2 comments

fabio crociato 16 Marzo 2023 - 12:29

Personalmente ho valutato il fatto addirittura positivamente, la donna, la terra, schiavizzata ma nobile (!), inseminata da un maschio italico riconoscente.

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Saverio Gpallav 18 Marzo 2023 - 8:34

Avete colto nel segno. Faccio solo notare che all’epoca, in fatto di nazionalità, e fino a pochi decenni fa, si seguiva esclusivamente la condizione del padre non avendo nessuna rilevanza quella della madre. Ed è così ancora oggi, fino ad una certa data, per gli stranieri che vogliano farsi riconoscere come oriundi ovvero di ascendenza italiana e come tali aventi il diritto di riacquistare la cittadinanza italiana.

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