Roma, 24 apr – Piero Fassino non più come Nostradamus ma come Arsenio Lupin? Non proprio, ma la vicenda è simpatica. Diventato una meme-celebrità con la previsione “al contrario” dell’insuccesso di Grillo in politica, ora il deputato del Partito democratico è protagonista di una storia quasi da aspirante ladro…
Fassino come Lupin? L’accusa di furto
Come riporta il Giornale, Fassino è stato denunciato con l‘accusa di furto di un profumo da 100 euro all’aeroporto di Roma Fiumicino. Il fatto sarebbe accaduto accaduto lo scorso 15 aprile, quando Fassino si trovava lì in attesa del volo che lo avrebbe portato a Strasburgo. Nel duty free, l’area commerciale presente in tutti gli aeroporti, l’onorevole avrebbe preso un profumo da donna del valore succitato. Poi gli sarebbe squillato il telefono e, distratto dalla telefonata, avrebbe messo il profumo in tasca, uscendo dal negozio e facendo suonare l’antitaccheggio. “Ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse”, ha detto Fassino, per il quale la storia sarebbe andata diversamente visto che l’addetto alla sicurezza del negozio lo avrebbe fermato appena subito dopo il gesto.
Una scena da film comico
Non si può negare che la questione sia parecchio spassosa, vista da fuori. Ovviamente, a meno che non sia un cleptomane, è improbabile che Fassino sia un ladruncolo. Le sue parole successive alla denuncia sono amare: “Sono stupito per un episodio che pensavo di aver già chiarito con i responsabili si è avvicinato un funzionario della vigilanza che mi ha contestato quell’atto, segnalandolo a un agente di polizia”, dichiarando come non avesse alcuna intenzione di rubare il profumo.