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Omicidi e tentate stragi: la Procura di Brescia chiede la grazia per Heinrich Oberleiter

by La Redazione
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Roma, 16 feb – Dopo aver già affrontato l’argomento, siamo costretti a ritornare sulla questione dei terroristi “sudtirolesi” degli anni Sessanta. Infatti, qualche giorno fa, la Procura di Brescia fa ha dato parere favorevole alla concessione della grazia per il terrorista, oggi settantasettenne, Heinrich Oberleiter.

Il bandito agiva assieme a Steger, Forer e Oberlechner, che insieme formavano il famigerato gruppo dei cosiddetti “Quattro bravi ragazzi della Valle Aurina” che costituì «un vero e proprio reparto armato, organizzando, in grotte della valle Aurina, depositi di esplosivi, materiali, armi e munizioni», così come affermato dal giudice Mario Martin.

I quattro collezionarono un ergastolo più qualche decina di anni di reclusione per le loro azioni banditesche. In particolare, Oberleiter e Oberlechner furono condannati, proprio dal Tribunale di Brescia, a 16 anni di reclusione per la tentata strage dei passeggeri del treno “Brenner Express”, compiuta nella notte tra il 14 e il 15 novembre del 1964.

I “bravi ragazzi” furono sospettati anche degli omicidi delle Guardie di Finanza Bruno Bolognesi, Salvatore Gabitta e Giuseppe D’Ignoti, e dei Carabinieri Palmiro Ariu e Luigi De Gennaro. Per questi omicidi, a causa dell’assenza di collaborazione delle autorità austriache, non fu mai processato né condannato nessuno.

Oberleiter, inoltre, era l’uomo di fiducia di Norbert Burger per quanto riguardava il rifornimento e la distribuzione degli esplosivi. Burger, ricordiamo, era il fanatico assistente universitario ad Innsbruck condannato all’ergastolo per la strage di Cima Vallona.

Ai primi di dicembre del 2018, le figlie di Oberleiter hanno presentato domanda di Grazia per il padre, adducendo motivi di salute. Ora la patata bollente è passata nelle mani del Presidente della Repubblica, che dovrà decidere se concedere o respingere la richiesta.

Speriamo che Sergio Mattarella si ricordi quanto ha detto in occasione dell’estradizione di Cesare Battisti. Infatti, in un comunicato diramato dalla Presidenza della Repubblica il 13 gennaio, si afferma che: «Mattarella si augura che Battisti venga prontamente consegnato alla giustizia italiana, affinché sconti la pena per i gravi crimini di cui si è macchiato in Italia e che lo stesso avvenga per tutti i latitanti fuggiti all’estero».

Il sangue versato dai Servitori dello Stato ha lo stesso valore sia che a uccidere siano stati i terroristi rossi sia che siano stati i sedicenti irredentisti tirolesi.

Eriprando della Torre di Valsassina

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2 comments

Tony 16 Febbraio 2019 - 2:22

…il solito errore…non comprendono che per eliminare simili ” problemi” serve e basta ” un colpo” .,

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Piero 16 Febbraio 2019 - 2:34

Si sarebbe dovuta instaurare, nell’Alto Adige degli anni ’60, la legge marziale, e questi “galantuomini” fucilarli senza tanti complimenti… Altro che grazia!
Purtroppo il ricordo di De Gasperi (originario di quelle parti) era ancora troppo vivo, e anche molte delle relazioni intessute in loco.
Un altro caso emblematico dell’ambiguità – per non dire dello schifo vero e proprio – di questa “repubblica” itagliana.

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