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Solo una “papera”: ma ora non mettete Donnarumma in croce

by Giacomo Bianchini
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papera DonnarummaMilano, 3 apr- Nel calcio può succedere di tutto, ce lo dice la storia: da rimonte incredibili a sconfitte sonore, passando per errori strampalati, in primis quelli del portiere che si traducono in gol subiti e, diciamolo, grosse risate accompagnate da sfottò che riempiono web.

Ebbene ieri pomeriggio a Pescara abbiamo assistito ad uno di questi sciagurati errori, comunemente chiamata “papera”, e l’autore è un ragazzo nato a Castellammare di Stabia, praticamente a Napoli, poco più di diciotto anni fa: proprio Gianluigi Donnarumma, in arte Gigio. Chiusura perfetta di Paletta che, diligentemente, compie un tranquillo retropassaggio per Donnarumma che manca il pallone. La sfera finisce inesorabilmente in rete per l’inaspettato vantaggio del Pescara sul Milan che riuscirà comunque a pareggiare.

Non vogliamo dilungarci troppo sull’errore del giovanissimo estremo difensore milanista; de facto, ne esce vincitore lo stesso presentandosi davanti alle telecamere con un’affermazione semplice, ma tagliente come una pugnalata: “Non mi abbatto, vado avanti con il sorriso. Un sorriso, ne siamo sicuri, sbattuto in faccia a chi, vigliaccamente, si è prodigato nel distruggerlo per un errore che tutti i portieri – lo stesso Buffon ne fece uno clamoroso poche stagioni fa – possono compiere. Senza dimenticare, soprattutto, che Gigio è diventato maggiorenne solamente a fine febbraio. Non sarà questa papera, dunque, a fermare Donnarumma, unico e vero erede di Buffon. E non sarà questa papera a vietargli di difendere la porta della nazionale italiana, cosa che, ne siamo sicuri, lui farà a testa alta e con il sorriso.

Giacomo Bianchini

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Paolo 11 Aprile 2017 - 3:24

La colpa non è di Donnarumma, ma di Paletta che gli ha passato una palla troppo veloce e perdipiù nello specchio della porta. Il campo spesso è irregolare e la palla può rimbalzare ingannando chi la riceve. Basta guardare quante volte i giocatori stessi mancano la palla su passaggio dei compagni, per cui, se sbagliano loro che giocano sempre coi piedi, come accusare un portiere. L’errore di Buffon fu molto più grave perché la palla era più lenta, ma calciò col piede sbagliato e quindi anche lui andava giustificato. Agli juventini rode che mai andrà nella squadra che vince solo scudetti…e come li vince.

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