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Il dramma dei pensionati italiani: più della metà è sulla soglia di povertà

by La Redazione
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pensionati povertà

Roma, 23 mar – I pensionati italiani vivono in regime di povertà nella maggioranza dei casi. I dati Inps riportati da Tgcom24 lasciano poco spazio all’interpretazione.

Pensionati in povertà

La soglia di povertà, per i singoli, si trova in una fascia dai circa 550 euro al mese agli 890, a seconda di diverse variabili, inclusa la regione di residenza. Più della metà di chi percepisce la pensione in Italia ci si ritrova perfettamente. I dati parlano chiaro: oltre il 55% dei pensionati italiani percepisce importi mensili inferiori ai 750 euro che rientrano perfettamente nella fascia di povertà definita. Se si parla di media, ovviamente, si sale: 1.359,53 euro, e altrettanto ovviamente il valore è più elevato al Nord, con 1.456,71 euro. Nel 2023 ci sono 17.718.685 di pensionati, la cui età media è 74,1 anni. .

Un futuro sempre più incerto

Sono lontani i tempi in cui lo Stato tutelava praticamente tutti fino alla morte, passando ovviamente per la vecchiaia. Adesso gli anziani se la devono cavare spesso da soli, con un leggero supporto che però non è sufficiente. E così i pensionati sono per più della metà poveri, ma sembra che questo dato sia passato quasi sotto silenzio. A ciò non giova la crisi demografica che da decenni attanaglia la Nazione. Meno nati vuol dire meno giovani, meno giovani vuol dire meno lavoratori attivi e meno contributi, di conseguenza meno forza in un sistema arranca da tanto tempo. Un dramma, quello dei pensionati, di cui abbiamo già parlato in passato e su cui non possiamo smettere di concentrarci.

 Alberto Celletti
 

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Germano 23 Marzo 2023 - 6:57

Be…la maggior parte dei pensionati di oggi ha votato PD per decenni, europeisti pecore ora si fottano

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fabio crociato 23 Marzo 2023 - 7:05

Ma i soldi c’ erano, direttamente (versati) o indirettamente (dalla Vanoni in poi…), dove, dove, dove e cento volte dove sono finiti… tutti ? E su questa domanda che, in Italia, oramai non cadono più nemmeno gli asini perché son già morti. Ma i loro figli, almeno, non rompano i c. pretendendo di dirigere ancora perpetuando ruberie.

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