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Ecco perché l’Italia non può dimenticare Benito Mussolini

by Adriano Scianca
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mussoliniRoma, 28 apr – La recente, infelice, boutade di Laura Boldrini sul fatto di cancellare la scritta “Mussolini Dux” dall’obelisco del Foro Italico, rilanciata dal solo Aldo Cazzullo nello scherno generale, fa capire come, a 70 anni dalla sua morte, Benito Mussolini domini ancora la scena.

Il che, in un mondo che divora figurine di politici quasi al ritmo degli wahroliani “15 minuti di celebrità”, è già un risultato importante. Il 28 aprile 1945, il capo del fascismo veniva fucilato a Giulino di Mezzegra, prima di essere destinato, l’indomani, a quello che spesso ci si dimentica essere stato lo spettacolo che ha ispirato l’espressione “macelleria messicana”, lo scempio di piazzale Loreto.

Anche quell’immagine terribile l’abbiamo rivista di recente, in uno striscione fatto sventolare a Roma da qualche gruppetto antifascista, in occasione del 25 aprile.

Una ricorrenza che quest’anno più che mai ha diviso anziché unire: ha diviso non tanto gli antifascisti dai fascisti, ma gli antifascisti fra di loro (gli “istituzionali” dai “militanti”, i “filopalestinesi” dai “filoisraeliani”) e soprattutto gli antifascisti dagli italiani (i sondaggi sul totale disinteresse della popolazione sono eloquenti).

Lo stesso richiamo radicale a piazzale Loreto, al di là di ogni considerazione etica, appare più che altro un disperato tentativo di attirare l’attenzione alzando i toni. Dopo 70 anni, Mussolini domina ancora i suoi avversari, costretti evidentemente a vivere di luce riflessa. E mentre questi si godono la loro festa ultra-minoritaria, la figura del Duce non accusa alcun calo di popolarità.

Certo, spesso si tratta di un Duce filtrato attraverso gli occhi ingenui, cialtroni e in fondo a-fascisti del web-populismo. È il Mussolini “onesto”, che “manda a lavorare” rom e immigrati e che vorrebbe tornare dal cielo per “sistemare un po’ di cose”. È il Duce dei calendari, delle bottiglie di vino, degli accendini. Il limite tra la genuina devozione popolare e la profanazione è ovviamente molto sottile ed è attraversato spesso.

Resta il fatto che Mussolini, a differenza di qualunque altro politico della storia d’Italia, giganteggia nell’immaginario collettivo anche dopo 70 anni.

Va da sé che ci sono tanti altri Mussolini meno noti che sarebbero molto più degni di attenzione: l’uomo di coraggio, il soldato, l’intellettuale militante che sfidava a duello i suoi nemici e quasi sempre vinceva; il giornalista, il polemista, lo scrittore, l’agitatore di coscienze; il politico che citava Nietzsche, firmava testi teorici insieme a Giovanni Gentile, riceveva Evola, teneva sulla scrivania Platone; il giovane presidente del Consiglio che veniva ammirato e studiato dai governi di mezzo mondo; il costruttore dello Stato, il legislatore, l’edificatore di città, strade, scuole, il modernizzatore; il socialista, l’uomo di popolo, l’antiborghese, l’anticapitalista.

Una figura da “superare”? Può darsi. Gli anni passano, le epoche cambiano, i problemi del 2015 non sono quelli del 1922, non si può vivere guardandosi indietro. Ma, per il momento, c’è l’impressione fortissima che sia ancora lui a stare davanti a noi.

Adriano Scianca

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23 comments

Anonimo 28 Aprile 2015 - 10:53

Davvero un bel articolo! Complimenti!

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umbro80 28 Aprile 2015 - 2:28

Articolo meraviglioso, di profonda schiettezza e onestà intellettuale.

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Anonimo 28 Aprile 2015 - 5:03

Ho trovato questo articolo molto bello, onesto e coinvolgente, è vero dopo cinquant’anni la figura di Mussolini non è mai stata approfondita completamente e non ci sarà mai pacificazione vera se oltre ai suoi errori non saranno riconosciuti serenamente anche i suoi indubitabili meriti, lo dico da uomo di sinistra.

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Massimo 28 Aprile 2015 - 5:12

Agghiacciante…è vero non bisognerebbe mai dimenticarlo. Bisognerebbe avere sempre ben in mente quello che ha fatto….per evitare che succeda di nuovo. Io non ammiro qualcuno solo perché tiene Platone sulla scrivania. Se voi la storia non la provate sulla pelle non siete contenti. Meritereste che tornasse davvero…

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Camerata 29 Aprile 2015 - 10:28

A Mussolini viene data la colpa della strage della Seconda Guerra Mondiale. Io penso che chiunque ci fosse stato sarebbe successo la stessa cosa. La II GM è stata una strage generata dalla follia di un’unico pazzo! E per farla terminare si è dovuto uccidere! tutti quelli coinvolti si sono sporcati di sangue! nel bene e nel male. E se ci sta così tanto a cuore ricordare la liberazione e ricordare i gloriosi partigiani, bisogna altresì ricordare che senza l’intervento degli USA la storia potrebbe essere molto diversa!

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matteo 29 Aprile 2016 - 9:16

io penso che la seconda guerra mondiale non sia stata generata da Adolf Hitler (se per unico pazzo ti riferisci a lui), ma da Francia,Inghilterra e poi USA…. Hitler ha voluto unire la Germania con Austria e Polonia,stati che approvarono, per formare il vecchio regno austro-ungarico.. ma come ora,questi stati “devono” imporre ed esportare la loro democrazia e quale occasione migliore?

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Claudio 28 Aprile 2015 - 7:41

Complimenti a tutti https://www.youtube.com/watch?v=UVVdHQ_MyfA

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Riccardo 28 Aprile 2017 - 7:35

certo che ad avere “sughero” nella testa… e andarne pure orgogliosi.
L’articolo parla di cose, che visto il filmato che hai postato evidentemente non puoi capire… ma l’hai letto almeno??? ah scusa: ma sai leggere?

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rob 29 Aprile 2015 - 1:15

lui le multinazionali le chiamava plutocrazie e dei
comunisti diceva che erano camerati impazienti e che il
pericolo futuro sarebbe stato non il rosso o il nero ma il
giallo.quando gli inglesi presero addis abeba e videro
le scritte inps,inam,agip,inail,eca,enpals,iri,ina,anas,coni,istat,cnel,etc,etc
si domandarono cosa fossero….forse questo vale ancor oggi
per i nostri iindomabili anti-fascisti.

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Anonimo 13 Luglio 2015 - 6:42

Una figura da “superare”? Può darsi. Gli anni passano, le epoche cambiano, i problemi del 2015 non sono quelli del 1922, non si può vivere guardandosi indietro. Ma, per il momento, c’è l’impressione fortissima che sia ancora lui a stare davanti a noi.
INFATTI. SI TRATTA SOLO DI UN’IMPRESSIONE. TUTTO QUELLO CHE MUSSOLINI FECE DI BUONO NEL SOCIALE FINO AL 1935 ANDO’ PERDUTO GRAZIE ALLA SUA FOLLE ALLEANZA COL “BAFFETTO” IL QUALE AVREBBE VOLENTIERI TENUTO FUORI “L’ALLEATO” DAL CONFLITTO (FRANCO TENNE FUORI LA SPAGNA DALLA GUERRA E DISSE NO A HITLER E A MUSSOLINI). BASTI RICORDARE L’EQUIPAGGIAMENTO E L’ARMAMENTO DEL 1918 CON CUI I NOSTRI POVERI SOLDATI VENIVANO MANDATI A MORIRE, I GRECI CHE CI STAVANO RIBUTTANDO A MARE NEL 1941, LA FIGURA DI MERDA DEI NOSTRI COSIDDETTI AEREI NELLA BATTAGLIA D’INGHILTERRA (RITIRATI SU RICHIESTA TEDESCA), I TEDESCHI CHE FURONO COSTRETTI A INTERVENIRE DOVE PRENDEVAMO LE LEGNATE PER TIRARCI FUORI DALLA CACCA (NORDAFRICA, BALCANI), L’INVIO IN RUSSIA DI TRUPPE CON LE “FASCE GAMBIERE” DELLA PRIMA GUERRA E SCARPONI DI CUOITAL (CASCAMI DI CUOIO TENUTI INSIEME CON LA COLLA), LA CONTRAEREA DICAT (VOLONTARI ANZIANI CON ELMETTI DEL 1915) CON MITRAGLIATRICI CONTRAEREE I CUI PROIETTILI ARRIVAVANO FINO A 2000 METRI. SOLO UN MEGALOMANE COME LUI POTEVA GIOCARE D’AZZARDO CON L’INTERO POPOLO DEL SUO PAESE. PIAZZALE LORETO FU UN OBBROBRIO, MA LA SUA FUCILAZIONE FU SACROSANTA

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Vittorio Casasanta 28 Aprile 2016 - 12:42

Caro anonimo Mussolini fece un solo errore quello di credere che gli Italiani fossero un popolo purtroppo non capiva che siamo soltanto dei servi e dei vigliacchi piccoli traditori.

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Anonimo 28 Aprile 2016 - 2:46

Penso una delle più grosse cavolate che abbia letto. Mussolini è ricordato in quanto tiranno e “duce” del ventennio nero italiano, esempio negativo. La questione è affrontata con troppa superficialità e oscurazione della verità. Ciò però non sorprende, del resto il fascismo è l’ideologia degli ignoranti e degli illusi.

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Emanuele 29 Aprile 2016 - 2:53

“Il Fascismo è l’ideologia degli ignoranti e degli illusi.” Non capisco se questa gente che scrive commenti “anonimi” ha raggiunto l’età adulta, visto che oltre all’arroganza ed alla saccenza nel cagar questo tipo di sentenze (sintomo di una maleducazione tipicamente adolescenziale) dimostra l’ingenuità e la superficialità disarmanti di chi crede che esistano le ideologie dei buoni contrapposte a quelle dei cattivi. La storia segue percorsi molto complessi che non si possono liquidare così, a tavolino, elencando gli errori commessi a fatti avvenuti. Non esistono le guerre dei buoni contro i cattivi: la Seconda Guerra Mondiale è stata provocata, in varie forme, da tutte le nazioni che si sono dichiarate guerra. Le motivazioni sono state principalmente derivanti dalle egemonie geopolitiche e coloniali di Francia, Inghilterra, Stati Uniti e Unione Sovietica, che hanno visto minacciati i loro interessi globali dalle potenze emergenti dell’Asse. Noi non eravamo pronti ad un conflitto di queste proporzioni, ma nessuno, almeno all’inizio, sospettava che la guerra avrebbe avuto le dimensioni che ha poi raggiunto, e, comunque, siamo stati spinti fra le braccia tedesche da chi rimase indispettito dall’allargamento delle nostre colonie all’Africa Orientale. E’ incredibile come ancora ci sia chi pensa che i buoni americani e inglesi siano venuti a liberarci da dittature tiranniche. Le guerre si fanno per soldi, per affermare il proprio potere sugli altri e ricavarne guadagno! “Il Duce è ricordato come esempio negativo”. Da chi? Forse perché lo dicono gli americani? Io conosco un sacco di gente che ricorda i partigiani come delinquenti, criminali e traditori e non perché lo dicono i fascisti, per i crimini efferati di cui si sono macchiati durante la guerra e, soprattutto a guerra finita.

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Ruadi Mario 29 Aprile 2017 - 12:12

Concordo con te , la storia e’ complessa come lo e’ la politica che sappiamo ha 2 faccie, quella che si mostra popolare e quella che fa gli interessi dei potenti.
Quindi i commenti superficiali sono veramente troppi e banali.
Il primo fascismo era piu socialismo e profiquo alla nazione e questo non piaceva a Francia e Inghilterra che non hanno mai apprezzato l’Italia remandogli contro e isolandola e quindi favorendo in un certo senso l’asse germania/italia .
Si potrebbe scrivere per ore per dare una minima idea di quanto sia stata complessa la 2* guerra.

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Lilith 28 Aprile 2016 - 6:27

Anonimo, ma vai anonimamente a ca**re

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Maurizio 29 Aprile 2016 - 1:42

Infatti, visto che si rivolgeva a degli “ignoranti” De Felice ha scritto decine e decine di poderosi tomi. Inutili, visto che a detto del nostro Anonimo non servono a nulla. Quelli come lui sanno tutto. E noi siamo ignoranti. Ed è per noi ignoranti che si scrivono migliaia e migliaia di pagine che spiegano in profondità una personalità e un’Idea politica che i nostri “colti” anonimi in fondo ci hanno già ben “sintetizzato”: la dittatura, i soldati con il cartone ai piedi e bla bla. E la pensione che prendono se la sono dimenticata. E la tutela degli infortunati sul lavoro. E il contratto collettivo nazionale ( INVENTATO dal Fascismo). E palazzi che restavano ritti come fusi in mezzo alle macerie di L’Aquila, dov’è caduta anche un’ala del nuovissimo ospedale, appena costruito..noi siamo “ignoranti”. Ma gli argomenti triti e ritriti, quelli sì, da ignoranti, con “stereotipi” ormai smentiti da secoli da tutta la scuola “defeliciana” ma anche da Kunnas, Sternhell..sono quelli dei nostri Anonimi. Che potrebbero leggerseli i libri di quegli accedemici ignoranti che in tutta Europa hanno raccontato il Fascismo per ciò che era, senza “manicheismi” da decerebrati…

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bruno 29 Aprile 2016 - 3:51

L’unica cosa certa è che il carteggio dei rapporti anglo usa prove storiche , è stato sottratto alla pubblica opinione , dopo il crimine senza possibilità di riscontro.
Crimini vendette torture , sono la parte ignobile di ogni guerra .
La fine di Mussolini era stata decretata dal referendum che poneva in esilio il re d’italia , ma la storia non finisce di stupire , msi si presentava alle elezioni a fianco del partito monarchico negli anni 80. Segno di un popolo allo sbando , che non ha chiari riferimenti della propria storia.

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Enric 23 Novembre 2016 - 6:42

Signori leggete qui :www.matteogracis.it/quando-cera-il-duce-basta-cazzate-sfatiamo-il-mito/

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Anonimo 16 Dicembre 2016 - 5:18

ah beh, se lo dice Matteo Gracis…

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Anonimo 28 Aprile 2017 - 8:31

Bravissimo Scianca, articolo onesto, limpido e incontestabile!

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Daniele Ovino 28 Aprile 2017 - 12:23

Domanda : quando è stata l’ultima volta che un soldato tedesco armato ha messo piede in Inghilterra ?

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Antonio Colosimo 28 Aprile 2017 - 12:41

Nel 1938 l’Italia contava all’incirca 42 milioni di abitanti, di questi circa 40.000 erano ebrei. Quando Hitler impose a Mussolini l’applicazione delle leggi razziali quest’ultimo fu costretto ad assecondare il pazzo. Non perché nutrisse odio ma per il semplice fatto che un suo rifiuto avrebbe significato invasione dell’Italia da parte delle forze tedesche. La guerra fa schifo, ogni scelta inerente alla guerra fa schifo. Forse un’altro avrebbe rifiutato e mandato a morire gli italiani con i fucili contro i panzer. Mussolini invece decise che piuttosto di contribuire alla morte di milioni di soldati italiani fosse meglio “sacrificare” un millesimo della popolazione. Va anche detto.che.nelle leggi razziali non si menzionava morte agli ebrei. Quindi neanche in questa sua scelta riesco a vedere qualcosa di sbagliato. Ma di lui restano le strade, gli edifici, le pensioni sociali, la tredicesima memsilita etc stc. Purtroppo sono convinto che solo con la dittatura in Italia si possano risolvere i problemi. Solo con la cultura del terrore si può risollevare l’italia. Ormai la gente non ha più paura di delinquere, addirittura esistono zone franche dove la stessa polizia ha paura ad andarci. Politici che rubano. Io sogno un’Italia dove chi sbaglia paga e lo fa a caro prezzo. “se commetti una rapina di anni ai lavori forzati ne fai una intera decina. Se la rapina è a mano armata quella mano va amputata. Se la rapina commetti un’altra volta lavori forzati a vita ti aspettano questa volta”. Ma in generale “che tutto il male che fai ti sia reao. 100 volte in carcere”. L’Italia così com’é fa proprio schifo

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Anonimo 28 Aprile 2017 - 1:07

Il Fascismo in morira mai!
GraNde articolo Casa Pounds ; Complimemti

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