Pornhub rivela: “L’8 marzo impennata di pubblico femminile”

Los Angeles, 8 mar – Pornhub, una delle più grandi piattaforme del settore dello sharing di video “spinti” nel suo ultimo report annuale dedicato alle visualizzazioni del 2018 ha evidenziato che le donne rappresentano circa 29% della sua utenza: il 3% in più rispetto all’anno precedente. Il pubblico femminile è in costante aumento dal 2014. In Italia la “quota rosa” degli utenti è ferma al 29%: in altri paesi, secondo le statistiche del sito, come le Filippine (38%), il Brasile (35%) e il Sud Africa (35%), la percentuale di donne utenti è anche più alta. Le donne del Regno Unito sono tra le meno “attive” (27%): fanno meno solo il Giappone (25%) e la Germania (24%).

La festa della donna? Un giorno “speciale”

Lo scorso anno Pornhub ha dedicato un giorno “speciale” alle analisi della sua utenza: quello della  Festa della donna. L’8 marzo 2018 sul motore di ricerca c’è stato un impressionante aumento della ricerca delle parole “women’s day”. Pornhub ha registrato un’impennata nelle chiavi di ricerca di parole come “eating pussy”: tutto ciò che è connesso all'”universo femminile”. Qualcuno (più “serio”) ha cercato la parola “feminist”.

E le donne passano più tempo sul sito degli uomini ….

Tra le donne, la categoria “lesbian” è quella che va per la maggiore in tutto il mondo. Ma ci sono differenze tra zone e zone del mondo: le cinesi prediligono l’hentai e le africane l’ebony. In Europa, in America e in Australia saldo al primo posto rimane la categoria lesbian. Quella anal è invece la principale in Russia. Anche il tempo che le donne trascorrono su Pornhub varia di nazione in nazione: il tempo massimo di 14 minuti e 20 secondi è delle Filippine al tempo; il minimo di 6 minuti e 45 secondi  viene dall’Ucraina. La scelta del dispositivo con cui sollazzarsi mette d’accordo le signore di tutti i paesi: quasi l’80% delle donne guarda i porno sul cellulare. Il 16% in più rispetto alla controparte maschile che, a quanto pare, preferisce schermi più grandi di computer.

Ilaria Paoletti