Roma, 24 feb – Guardate come se la rideva il 3 febbraio scorso il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, chiamato a commentare l’emergenza coronavirus in collegamento diretto con L’aria che tira: “La vita è bella perché è varia, come diceva Renzo Arbore”, sogghignava ancora ebbro della vittoria emiliana.
La notizia dei due coniugi cinesi, colti dai sintomi dell’infezione mentre si trovavano in vacanza a Roma all‘Hotel Palatino e successivamente ricoverati allo Spallanzani era stata resa nota solo quattro giorni prima. Zingaretti minimizzava sorridente, più preoccupato di sedare gli “inutili allarmismi”: “Vogliamo dare un segnale contro l’eccesso di allarmismo, in alcuni casi parlerei di isterismo: pur essendo una situazione complessa, sono atteggiamenti abbastanza ingiustificati”.
Così, il tempo prezioso rimasto – giusto due o tre settimane, quando è bastato perché il virus venisse incubato – veniva impiegato da esecutivo giallofucsia e amministrazioni locali e regionali dem per lanciare campagne antirazziste, abbracciare cinesi, mangiare involtini primavera, organizzare cene collettive nelle varie Chinatown, visitare scuole multietniche esibendo gli scolari cinesi. Il pericolo da evitare, si è detto in queste settimane, era la xenofobia, non il virus che ha infettato ad ora 152 persone nel nord Italia, paralizzando alcuni centri della Lombardia, e ne ha ammazzate 4 – l’ultimo proprio stamattina a Bergamo. “In questo momento nella nostra regione noi contiamo circa 85mila pazienti affetti da influenza stagionale che spesso causa dei decessi e 2 con influenza coronavirus”, prosegue Zingaretti nel video, paragonando molto astutamente una patologia per la quale esiste un vaccino e con un tasso di letalità dello 0,1% ad un’altra che tutt’ora rimane senza cura, dall’altissimo potenziale contagioso e di cui il 20% degli infetti si trova ora in terapia intensiva, con un tasso di mortalità mondiale che per ora si attesta al 2,5%.
Cristina Gauri
15 comments
…in certe persone il sorriso abbonda…
[…] Quando Zingaretti rideva del coronavirus: “Malati di influenza stagionale sono di… […]
In quel caso aveva ragione.
Ma riderci sopra……..
Faccia da d3fici3nt3.
Il 30% degli italiani è composto da DEFICIENTI …… altrimenti NON avremmo l’ ultimo
partito comunista del mondo …… I PEGGIORI (il migliore era un criminale Titino …)
Se mi dite che ce n’ è uno in Cina …… qua si sono cambiati il nome , in Cina hanno cambiato le
idee mantenendo il nome (intelligenza, capacità di adattamento)
la Corea non fa testo , è una dittatura FAMILIARE dei KIM .
e mica ha torto (fonte istituto superiore sanità) https://www.epicentro.iss.it/influenza/stagione-in-corso?fbclid=IwAR3ToPZyx1bnYAjgGWfkRBivhR7-1lJcPjpZK4_vYiXfruFsb0n1CshvF8E
[…] 6 mar – Come se la rideva Zingaretti, quando sosteneva che “il coronavirus è una banale influenza, i malati di influenza stagionale sono di più e […]
[…] 6 mar – Come se la rideva Zingaretti, quando sosteneva che “il coronavirus è una banale influenza, i malati di influenza stagionale sono di più e fanno […]
[…] E’ il caso della Toscana, dove il governatore Rossi annuncia in pompa magna a metà febbraio che 2500 cinesi stanno tornando dalla Cina. Naturalmente nessuna precauzione, né tanto meno isolamento (Rossi ci terrà a precisare che provengono da una provincia dove “si sono registrati 1.162 casi con zero deceduti”, anche se non si capisce in cosa questa circostanza dovrebbe rassicurare), ci si limita ad annunciare l’apertura di un ambulatorio a Firenze e uno a Prato dove chi vuole potrà effettuare test gratuiti. Alla fine dovrà essere la comunità cinese, evidentemente più preoccupata del governatore, a organizzarsi per tentare di predisporre una qualche forma di auto-quarantena. La voce del governo, in tutto ciò, ovviamente non è pervenuta. Del resto come non dimenticare le dichiarazioni del leader di un partito di maggioranza, Zingaretti, che annunciava ridacchiando che il coronavirus è come un’influenza? […]
[…] e successivamente ricoverati allo Spallanzani era stata resa nota solo quattro giorni prima quando lo stesso Zingaretti minimizzò, sorridente, cercando di sedare gli “inutili allarmismi”: “Vogliamo dare un segnale […]
[…] fra i quali il sindaco di Torino. Plateale per la dabbenaggine dimostrata fu l’uscita di Zingaretti, che gli è valsa una menzione nei notiziari di mezzo mondo mentre a Milano […]
[…] amministratori locali, fra i quali il sindaco di Torino. Plateale per la dabbenaggine dimostrata fu l’uscita di Zingaretti, che gli è valsa una menzione nei notiziari di mezzo mondo mentre a Milano celebrava con un […]
[…] la realtà è che la disinformazione fino ad oggi è arrivata soprattutto dall’alto, tra le risatine di Zingaretti o i proclami della virologa Gismondo (miss “è come un’influenza”). Per non parlare delle […]
[…] dall’inizio dell’emergenza coronavirus che ne inanella una dietro l’altra: dal «non preoccupatevi, si tratta solo di un’influenza», invecchiato malissimo, con cui avrebbe dovuto tranquillizzare gli italiani sulla innocuità del […]
[…] are seeing this because your blog was recently used as part of a DDOS attack against […]