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“Potremo vivere in eterno”: l’illusione dell’immortalità targata Kurzweil

by Alberto Celletti
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Raymond Kurzweil immortalità profezia

Roma, 20 mar – Raymond Kurzweil “promette” l’immortalità. In un articolo pubblicato su Focus, lo scienziato e futurologo statunitense si spertica in previsioni che ci promettono ciò che non potremo mai avere ma che l’essere umano desidera ardentemente, come tutte le peggiori tentazioni.

Raymond Kurzweil e l’immortalità

Si arriva a sostenere questo: non tanto in là nel futuro l’uomo potrà sconfiggere la vecchiaia e anche la morte. Così Raymond Kurzweil profetizza l’immortalità, l’inizio di una nuova era, da lui chiamata “della singolarità”, la quale sarebbe realizzabile in pochi anni.Il tutto grazie allo sviluppo tecnologico, ovviamente. L’essere umano sarà in grado, secondo Kurzweil, di creare altri esseri artificiali “indipendenti”, per uno sviluppo che fonderà sempre di più l’umanità e la robotica. Oltre alla tecnologia genetica, che permetterà al nostro corpo di sopravvivere in tempi indefiniti. Le nanotecnologie faranno il resto, invertendo l’invecchiamento e curando le malattie. L’inquietudine regna sovrana, ma ci sono anche degli aspetti interessanti.

Sogno o incubo? Ecco le “profezie”

I robot saranno anche più intelligenti dell’uomo e non si dovrà neanche aspettare molto tempo, secondo lo statunitense. Kurzweil dichiara infatti che “entro il 2030 saremo in grado di aumentare l’aspettativa di vita di oltre un anno ogni anno”. Mentre nel 2045 ci sarà la rivoluzione: gli esseri artificiali “indipendenti”. I limiti dei nostri corpi saranno superati dall’intelligenza non-biologica. La quale potrà aiutarci sostanzialmente in tutto: da mangiare senza ingrassare a sconfiggere infezioni e malattie, sostituendo anche i nostri organi malati.  Inquietudine e fascino si fondono ancora, anche nelle parole riportate sullo stesso Focus, che ricorda le previsioni avveratasi di Kurzweil, non senza esagerazioni, sia chiaro: “Nel 1990 aveva previsto correttamente che entro il 2000 un computer avrebbe sconfitto un campione di scacchi umano in una partita, aveva previsto l’avvento di pc e smartphone portatili e il passaggio a una tecnologia senza fili, e anche l’esplosione di Internet prima che fosse chiara a chiunque altro”. L’indagine sostiene che “tra le 147 previsioni fatte da lui 115 si sono rivelate interamente corrette, 12 essenzialmente corrette e solo 3 totalmente sbagliate”.

Alberto Celletti

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2 comments

fabio crociato 20 Marzo 2023 - 12:02

Bello prendere per i fondelli il prossimo a te affine ben sapendo che giunto il momento della verità tu sarai nell’ aldilà… quello sì davvero eterno e con sorprese inimmaginabili.
Leggevo il 17 c.m. l’ articolo di A.Scianca relativo all’ ennesimo trip-film (vertente sul attore che fa l’ iper grasso senza esserlo), … forse è il caso sul serio, almeno per parecchio tempo, di consentire solo le autobiografie!! Tanto per conoscerci e riconoscerci un po’ meglio. Non se ne può proprio più di falsità, di voli tossico-pindarici, di speculazioni a fini di presa per il c., … come sopra.

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Lorenzo 20 Marzo 2023 - 6:01

Tornasse a progettare sintetizzatori che è meglio.

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