La Grande Sostituzione deve essere concepita come la sostituzione di una civiltร per mano di unโaltra (per esempio la civiltร europea rimpiazzata dalla civiltร arabo-islamica) o โ come personalmente credo โ come la creazione di una non-civiltร in cui tutti gli uomini e tutti i popoli siano sostituibili, come la vittoria della sostituibilitร universale?
Ah, lei punta subito il dito sulla grande contraddizione del sostituzionismoย (*), lโideologia globale e, a mio avviso, totalitaria, che promette e instaura la Grande Sostituzione. Dal punto di vista di tale ideologia, รจ la seconda parte dell’alternativa che lei ha posto che รจ allโopera: solo che, nella sua ottica, quella che si tratta di creare non รจ una
Lei ha proposto altri due concetti-chiave che in Italia sono meno conosciuti: quello di โGrande Deculturazioneโ e di โIn-nocenzaโ. Di cosa si tratta?
Sono solito dire che i popoli che conoscono i loro classici non si lasciano condurre nellโimmondezzaio della storia senza protestare. La Grande Deculturazione รจ indispensabile alla Grande Sostituzione. E proprio a questa che alludevo quando dicevo prima che il potere sostituzionistaย aveva preparato alla sostituzione il popolo sostituito (ma non il popolo sostituente). Quella che chiamo industria dellโebetudine conta tre branchie principali: lโinsegnamento dellโoblio, cosรฌ come รจ dispensato in Francia dal ministero dellโeducazione nazionale; lโimbecillizzazione delle masse, cosรฌ come รจ assicurato dallโindustria culturale e dai divertimenti di massa, peraltro sempre piรน indistinguibili lโuna dagli altri, senza contare la politica stessa che vi si sta ormai diluendo; e, in terzo luogo, la droga, la cui distribuzione, cosa non indifferente, รจ giร largamente nelle mani dei popoli sostituenti, contrariamente alle altre due branche, che sono ancora gestite dai sostituzionisti. Quattro gruppi sono i protagonisti del dramma non politico ma ontologico che si sta svolgendo: i sostituiti in rivolta, che rifiutano la loro sostituzione; i sostituiti che acconsentono, che non percepiscono il fenomeno, che ne negano lโesistenza o vi sono rassegnati o pensano addirittura che sia una buona cosa; i sostituzionisti, che lo promuovono e lo impongono; e i sostituenti, sempre piรน numerosi e potenti. I secondi e i terzi possono essere considerati una cosa sola, e comunque saranno inghiottiti dai quarti. Quindi, in sostanza, non ci sono che due forze in campo, molti diseguali ideologicamente; e la linea che le separa รจ la sola che conta ideologicamente: quella che oppone i sostituzionisti,ย promotori e autori della Grande Sostituzione, e gli anti-sostituzionisti, coloro che sono decisi a fare di tutto per interromperne il corso e a invertirlo. La Grande Dรฉculturation รจ il titolo di uno dei miei saggi sul crollo del sistema scolastico. Dรฉcivilisation tratta lo stesso problema della trasmissione della cultura prendendolo a monte della scuola, nelle famiglie, al cuore del lignaggio, che esiste sempre di meno. Il recente La Civilisation des prรฉnoms riguarda il trionfo del nome nei rapporti sociali contemporanei, ovvero la scomparsa progressiva del cognome, dunque della responsabilitร (solo il cognome firma), ma anche dellโinscrizione nel tempo, nella storia, nellโereditร , nel lignaggio. Lโavvento del nome รจ uno dei segni di questa presentificazione, di questa imposizione del presente, di questo โda capoโ perpetuo che รจ uno dei tratti piรน caratteristici della deculturazione, della decivilizzazione, del ridiventare selvaggia della specie. Tutti questi libri, e ancora La Dictature de la petite bourgeoisie, o Le Communisme du XXIe siรจcle (ovvero lโantirazzismo, ma oggi parlerei piuttosto di sostituzionismo, che ne รจ la forma evoluta), sono isole di un arcipelago il cui centro, il serbatoio teorico, รจ il voluminoso Du sens, che generalizza lโopposizione famosa messa in scena da Platone nel Cratilo, tra Cratilo stesso, che pensa che le parole abbiano un senso determinato dalla loro origine e dalla storia della loro origine, ed Ermogene, per il quale il rapporto tra significante e significato รจ pura convenzione. Essere francese, per esempio, o italiano, o europeo, รจ una questione puramente amministrativa, di carte bollate e timbri, o anche una appartenenza modellata dai secoli? โSono francese come leiโ, mi ha detto una volta una musulmana con il velo che parlava molto male la mia lingua. E, dal punto di vista di Ermogene, aveva ragione. Nessuna epoca รจ stata ermogeniana come la nostra. Del resto Ermogene vince sempre. Ma Cratilo non perde mai del tutto. Egli ritorna senza sosta. Quanto a lโin-nocenza [in-nocence], รจ il concetto attorno al quale ho sempre sognato di ordinare la mia riflessione politica. Esso procede dallโosservazione che innocenza รจ una parola negativa, in-nocenza, da cui risalta nettamente che ciรฒ che รจ primario รจ la โnocenzaโ, la nocivitร , la pulsione di nuocere agli altri uomini, alla loro vita, ai loro beni, alla Terra. La civiltร , il contratto sociale, il covenant hobbesiano, la cittร , il civismo, lโessere civili, la sintassi, lโeducazione, sono tutti patti di in-nocenza. Lโin-nocenza, la non-nocenza, lโassenza di nocivitร , รจ un concetto che permette di pensare insieme tre campi che non possono essere separati, a mio avviso: la politica propriamente detta; lโecologia, ovviamente; e โ cosa che รจ grandemente dimenticata โ la vita quotidiana, esposta al rumore, alla spudoratezza, a inciviltร di ogni genere, negli edifici, sulle scale, nel trasporto pubblico, ovunque. La gente non crede alla conquista di cui lโEuropa รจ oggetto perchรฉ non vede eserciti stranieri sfilare sugli Champs-รlysรฉes o in Via Veneto. La conquista non รจ militare, in effetti. Il suo strumento รจ la โnocenzaโ, dalle piccole aggressioni fino allโiperviolenza e alla carneficina, passando per tutte le forme di furto e di stupro. Non cโรจ soluzione di continuitร tra la delinquenza e il terrorismo. Dโaltronde tutti gli autori degli attentati hanno fatto il loro esordio in rapine a mano armata. ร a causa di un discorso intitolato โLa Nocenza, strumento della Grande Sostituzioneโ, che io sono perseguito da anni dalla giustizia francese. Adesso siamo alla corte di Cassazione.
Credo che le origini della Grande Sostituzione siano liberali e marxiste allo stesso tempo. Lei รจ dโaccordo ? O, in alternativa, quale ritiene che siano le radici ideologiche di tale dinamica?
La Grande Sostituzione รจ il figlio mostruoso della Rivoluzione industriale al suo stadio ultimo, post-fordiano, post-industriale, e dellโantirazzismo nella sua fase senile.
Quando la Grande Sostituzione sarร compiuta, il risultato sarร un mondo infernale, persino per le รฉlite immigrazioniste che lโhanno favorita. Perchรฉ allora queste perseguono perseguono tale obbiettivo?
Non sono sicuro che ci sia da qualche parte una volontร espressa in azione, anche se alcuni documenti dellโOnu raccomandano papale papale una sostituzione degli europei. Credo piuttosto ad enormi meccanismi incontrollabili: egualitarismo, dogma dellโinesistenza delle razze, economicismo, dittatura della piccola borghesia: โCiรฒ significa โ dice Agamben – che la piccola borghesia planetaria รจ verosimilmente la forma nella quale lโumanitร sta andando incontro alla sua propria distruzioneโ.
Qual รจ il contrario della Grande Sostituzione? Qual รจ la buona ragione, in fin dei conti, affinchรฉ sia un popolo e non un altro a dover vivere in un dato territorio? Non รจ forse vero, come ci ripetono le รฉlite immigrazioniste, che nessuno di noi รจ originario o autoctono, che le radici possono essere โdecostruiteโ, che lโidentitร รจ unโillusione?
Il sostituzionismoย รจ come un Dio terribile per cui tutti gli uomini sono uguali e intercambiabili, dato che gli sono indifferenti. Il contrario del sostituzionismoย รจ non solamente lโidentitร , ma il carattere โinsostituibileโ degli individui e dei popoli. Lโesilio ha una sua nobiltร tragica e metafisica, certo, ma non cโรจ esilio che a partire da un fondo di appartenenza. ร la propaganda cosificante che pretende di decostruire lโessere. Amo piรน la morale de I nutrimenti terrestri, di Gide: โNon legarti in te se non a ciรฒ che senti non essere altrove che in te stesso, e crea di te, impazientemente o pazientemente, ah! il piรน insostituibile degli esseriโ.
(*) Camus utilizza le espressioni โremplacismeโ e โremplacistesโ per indicare rispettivamente lโideologia e i partigiani del Grand Remplacement, ovvero della Grande Sostituzione. Per renderli in italiano abbiamo scelto i neologismi, benchรฉย cacofonici, โsostituzionismoโ e โsostituzionistiโ, al fine di conservare il legame linguistico con il concetto di “sostituzione” che รจ l’idea madre di tutto il pensiero di Camus. [NdT].
Adriano Scianca
19 comments
Rimane inspegato cosa sarebbe questo carattere insostituibile di un popolo. C’รจ un’essenza italiana, tedesca, francese? Troviamola… Gli italiani non sono forse un po’ germanici, un po’ celtici, greci, etruschi, e poi anche romani? Il fascismo, nelle parole di Giovanni Gentile, chiamerebbe in causa lo spirito della storia. Altra cosa da sviscerare…
Per seguire sino in fondo la sua argomentazione, allora persino specificare che gli italiani (e le italiane) discendono in parte dai celti, in parte dai greci, dagli etruschi eccetera, diventa inutile.
Secondo il suo ragionamento infatti, gli italiani discendono semplicemente da della gente.
Faccia lei.
No, non dico questo. Dico che l’essenza dell’italianitร si puรฒ formare nel corso storico.
Se dobbiamo pensare a delle essenze razziali, non troveremo mai la forma pura perchรฉ andremo talmente indietro nel tempo da addentrarci nelle tenebre e, qualora anche le trovassimo enucleate perfettamente, noi non siamo piรน quelle. Di conseguenza รจ l’intendimento di sรฉ della popolazione che abita un determinato suolo che fa di questi un Popolo e una Nazione, ovvero una massa di individui che prende coscienza di sรฉ e un luogo dove sono nati e dove si avvicendano le generazioni degli antenati (Patria).
Volevo solo mettere in guardia da soluzioni semplicistiche perchรฉ il decostruzionismo ha per certi versi funzionato, ma anch’esso รจ frutto di un intendimento che una popolazione ha di sรฉ stessa.
Di conseguenza tutto รจ frutto dello Spirito, che non รจ un fantasmino che s’aggira fra noi bensรฌ รจ ciรฒ che ci muove e ci fa intendere come un “noi” grazie ad un linguaggio comune grazie al quale si esprime.
Capisco che รจ arduo, ma quando i giochi si fanno sottili bisogna andare di sottigliezza. Sta parlando con un nazionalista, comunque, non si preoccupi. ๐
Penso che ci sia un grosso fraintendimento che si palesa come una specie di controargomentazione quasi istintiva che balza subito alla mente, quando si parla di etnie o “razze”, e cioรจ che la “purezza razziale nn esiste”..si, siamo daccordo che non esiste e sarebbe illogico pensare che esista, ma questo, appunto, nn รจ un argomento che rende il dibattito sulle etnie/nazioni automaticamente nullo..Perchรฉ รจ qui che risiede l’assurda fallacitร di questa “controargomentazione”!!
Non esiste niente di puro in natura, il ferro lo si estrae insieme ad altri minerali, cosรฌ come l’oro, i diamanti o qualsiasi altra materia..ma questo nn significa che parlare di ferro, oro o diamanti (puri o non) sia inutile o assurdo. Numerose razze di animali sono state create da miscugli, ma questo di certo nn significa che nn esistono razze di cani, gatti, uccelli, cavalli ecc ecc. Il fatto che nn esistano “nazioni pure” nn significa che nn esistono nazioni, anche perchรฉ le lingue sono per definizione genetiche nella loro origine, una prova piรน che sufficiente dell’esistenza della diversitร etnica del mondo!! Il punto รจ che questi argomenti si conoscono bene, ma semplicemente nn sono politicamente accettabili per il nuovo ordine mondiale capitalista che vuole schiavi senza coscienza e identitร di alcun genere!!
Articolo illuminante e terrificante, allo stesso tempo.
Non posso che complimentarmi con l’ autore di esso, Sig. Scianca.
Analisi terribilmente lucida.
La domanda drammatica quindi รจ se dobbiamo sperare nella ferocia identitaria dell’invasore per sperare in una re-azione di un’Europa vile e catatonica.
Piรน che nella reazione, direi nel fallimento storico di questa europa, e delle generazioni che sin qui l’ hanno condotta. Ad esempio, e monito, per le generazioni che verranno.
quando vi imporranno la sharia e la loro idea su donne e bambini allora sara’ tardi
HENRY DELASSUS:
โLโAMERICANISMO E LA CONGIURA ANTICRISTIANAโ
Invito alla lettura
Mons. Delassus e lโamericanismo
Monsignor Henry Delassus ha scritto un illuminante libro sullโamericanismo (LโAmรฉricanisme et la Conjuration antichrรฉtienne, Lilla-Parigi, Desclรฉe De Brouwer, 1899, tr. it., LโAmericanismo e la congiura anticristiana, Siena, Bernardino, 1903) che ci aiuta a capire lโattuale situazione religiosa e geopolitica โ dominata dallโamericanismo temporale e spirituale โ prevista con luciditร dal prelato francese circa 100 anni or sono. Lโeditrice Effedieffe (Proceno di Viterbo) propone, per il Natale del 2015, la II edizione ai lettori italiani.
http://doncurzionitoglia.net/2015/11/28/henry-delassus-2/
https://www.youtube.com/watch?v=Mqs09Xjj4q0
Ok Adriano Scianca sei sulla strada giusta
https://www.youtube.com/watch?v=GJyHgEoJ3uE
Robert Brasillach Francese
https://www.youtube.com/watch?v=q5nJv51jG4s
https://www.youtube.com/watch?v=MH8B-Cx3qFQ
Complimenti. Articolo illuminante.
Nel 1941, ben tre anni prima del piano Morgenthau, Theodore Kaufman pubblicรฒ un libro intitolato Germany Must Perish (New Jersey, Argyle Press), nel quale descriveva minuziosamente il suo piano destinato ad essere applicato alla Germania dopo la sua sconfitta:
1ยฐ) distruzione completa della popolazione tedesca, mediante la sterilizzazione dei tedeschi dalla pubertร sino ai 60 anni compiuti;
2ยฐ) capitolazione senza condizioni della Germania, che avrebbe aperto le porte allโUrss su metร dellโEuropa. Questi temi furono ripresi nel gennaio 1943 da Usa, Gb e Urss durante la Conferenza di Casablanca in Marocco in cui le tre potenze alleate decisero di non terminare il conflitto senza aver prima ottenuto la resa incondizionata delle potenze dellโAsse Roma-Tokio-Berlino.
Si puรฒ concludere che durante il periodo che va dai preparativi della prima guerra mondiale al 1946 la potenza degli Usa e Gb da una parte e dellโUrss dallโaltra sono stati diretti dal giudaismo internazionale? Mi sembra che sia lecito porsi la questione e studiarla storicamente.
http://doncurzionitoglia.net/2013/11/26/la-fonte-ed-il-fine-delle-due-guerre-mondiali/
https://escogitur.wordpress.com/2013/03/04/la-cospirazione-dei-rothschild-in-nome-di-lucifero-albert-pike-mazzini-e-le-tre-guerra-mondiali/
Beati gli sradicati, perchรจ per essi sarร modellato il mondo.
Beati i ricchioni, perchรจ avranno discendenza e stirpe.
Beati gli immmigrati, perchรจ erediteranno la terra dei senza figli.
Beati i maomettani, perchรจ la loro fame e sete sarร placata.
Beati psicanalisti e assistenti sociali, perchรจ mai le cicatrici si chiuderanno.
Beati i gatti, perchรฉ saranno Dio.
Beati gli artisti del mio Regno, perchรจ tutti i templi saranno ripuntellati.
Beati gli invidiosi, perchรจ costruiranno baracche con le macerie dei loro fratelli.
Beati i burocrati, perchรจ la loro stirpe non ha nulla da temere.
Beati voi quando vi diranno che รจ stata colpa vostra, perchรจ tanto perseguiteranno solo i vostri nemici.
Rallegratevi ed esultate, poichรฉ grande รจ la vostra ricompensa nell’Europa Arcobaleno.
Educazione razziale ed etnonazionalismo sono gli unici strumenti validi per contrastare la “sostituzione”. Finchรฉ c’รจ apartheid c’รจ speranza!