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"La riforma è stato un fallimento": ritorna il Corpo Forestale?

by Nicola Mattei
11 comments

Roma, 1 lug – Per ora sono solo dichiarazioni estemporanee e pensieri in libertà, ma se a farle sono membri del governo (e non di secondo piano), allora la sostanza cambia. E si potrebbe così riaprire lo spiraglio per la ricostituzione del Corpo Forestale dello Stato.
In tempi di vacche magre e di austerità che incombe sempre sottotraccia, riprendere in mano un dossier che tornerebbe ad ampliare le articolazioni dell’amministrazione statale sembra un’eresia. Un po’ meno se si pensa ad una riforma – la Madia – nata male e sviluppata peggio, che fra le altre cose ha, per l’appunto, cancellato con un tratto di penna quasi 200 anni di storia della Forestale, smembrata dal 1° gennaio 2017 e accorpata all’Arma Carabinieri.
berretto corpo forestaleIl dibattito si è riacceso in questi giorni. Ad aprire le danze è stato il ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno, che non ha usato mezzo termini definendo un “fallimento” la scelta di sopprimente il Corpo. Parole alle quali sono seguite quelle del titolare del dicastero dll’Agricoltura (da cui la Forestale dipendeva) Gian Marco Centinaio, che ha espresso molte perplessità sulla riforma condotta dal precedente esecutivo. Saltano ancora  agli occhi di tutti le immagini dei boschi in fiamme nell’estate 2017, con i mezzi aerei antincendio un tempo dei forestali bloccati a terra a causa di problemi di natura burocratica. “La riforma del Corpo Forestale dello Stato è un gravissimo errore al quale è necessario porre subito rimedio. Occorre ricomporre in un unico organo di polizia ambientale, così come già erano nella Forestale, tutte le funzioni di prevenzione e controllo in materia ambientale e agroalimentare. Serve un immediato cambio di rotta per ricostruire la mission del Corpo Forestale”, ha chiosato il ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro.
Da qui a ricostituire il Corpo, tuttavia, il passo non è per niente breve. Serve anzitutto attendere la Corte Costituzionale, chiamata ad esprimersi sul ricorso presentano dal Tar dell’Abruzzo che ne ha sollecitato l’intervento in merito ad una possibile violazione del principio di autodeterminazione: i forestali sono infatti passati da forza civile a forza militare (i Carabinieri) senza però alcuna libertà di scelta. Un’eventuale sentenza favorevole da parte della Consulta potrebbe aprire scenari fino ad oggi insperati.
Nicola Mattei

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11 comments

Luciano 1 Luglio 2018 - 1:23

È giusto che il corpo forestale dello stato torni come era brava all’avvocatessa e ministro buongiorno e fiera di farlo ,perché la sinistra a distrutto tutto ed è stato un fallimento

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Luciano 1 Luglio 2018 - 1:23

È giusto che il corpo forestale dello stato torni come era brava all’avvocatessa e ministro buongiorno e fiera di farlo ,perché la sinistra a distrutto tutto ed è stato un fallimento

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Antonio 1 Luglio 2018 - 2:55

È giusto avere meno Forze di Polizia, si sciolga pure la Guardia di Finanza e la Polizia Penitenziaria, in modo da avere solo la Polizia di Stato e i Carabinieri, cosi facendo si
rafforzano gli organici dei Commissariati di PS e delle Stazioni dei CC. e magari dislocando altri Comandi in molti Comuni ove non esiste la presenza di alcuna Forza di Polizia. La GdF a mio avviso, dovrebbe a pieno titolo accorparsi nell Arma dei Carabinieri e la Polizia Penitenziaria nella Polizia di Stato.

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Antonio 1 Luglio 2018 - 2:53

È giusto avere meno Forze di Polizia, si sciolga pure la Guardia di Finanza e la Polizia Penitenziaria, in modo da avere solo la Polizia di Stato e i Carabinieri, cosi facendo si
rafforzano gli organici dei Commissariati di PS e delle Stazioni dei CC. e magari dislocando altri Comandi in molti Comuni ove non esiste la presenza di alcuna Forza di Polizia. La GdF a mio avviso, dovrebbe a pieno titolo accorparsi nell Arma dei Carabinieri e la Polizia Penitenziaria nella Polizia di Stato.

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Adriano 1 Luglio 2018 - 3:58

È stato un fallimento totale sopprimere l’unica forza di polizia ambientale, anziché accorpare tutta la polizia provinciale guardia caccia ecc ecc in un solo corpo di
polizia come poteva essere il corpo forestale, i risultati si vedono non c’è più un organo di polizia statale ambientale che faccia prevenzione e repressione.

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Andrea 1 Luglio 2018 - 4:20

Ma si, buttiamo via altri 250 anni di gloriosa storia perché a tuo avviso la Gdf dovrebbe accorparsi all’ Arma ( e non nell’ Arma) dei carabinieri . Giusto una curiosità, quando hai pensato a questa riforma epocale, hai pensato pure a chi affidare i compiti che attualmente svolge la Gdf?
Diverso e’ invece prevedere una polizia economico finanziaria, con esclusivi compiti di polizia tributaria e prevedere il passaggio di una parte di finanzieri con compiti di polizia giudiziaria in un unico corpo di polizia con tali mansioni.
Ma è pura utopia…

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Germano 1 Luglio 2018 - 4:34

Scelta demenziale smembrare il Glorioso Corpo Forestale,con i vari problemi ambientali in cui versa l’Italia.Era piu logico un potenziamento,costruendo un unico Ministero che si occupi delle varie tematiche sempre più sensibili al contesto ambientale.Purtroppo per tornaconto di “Qualcuno…”è stato più facile cancellare una Gloriosa Istituzione.

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Werner 1 Luglio 2018 - 7:03

Considerato che il Corpo Forestale era una forza di polizia ad ordinamento civile, lo si poteva integrare con la Polizia di Stato e trasformarlo in una sua specialità per i reati ambientali e di altro tipo, come lo sono la ferroviaria, la stradale, la postale e quella di frontiera. Assorbirla all’interno dell’Arma dei Carabinieri, ad ordinamento militare é stata una scelta infelice.

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Biagio Amato 1 Luglio 2018 - 7:58

È giusto che il corpo forestale dello stato ritorni, faceva solo del Bene, ed è sempre stato il mio sogno farne parte.

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Gi.co 1 Luglio 2018 - 8:31

La vera riforma era ed è quella di ristabilire in tanto il Corpo Forestale dello Stato, l’Italia è il primo Paese europeo per ricchezza di biodiversità, non è uguale agli altri e non possiamo copiare gli altri paesi quando ci conviene mentre poi in cose che non ci garbano rivendichiamo l’autonomia di Paese dell’Unione europea ma pur sempre dotato di sovranità popolare. Questo è il primo punto. I danni incredibili e incalcolabili arrecati al nostro patrimonio da una scelta illogìca e forzata sono il primo lampante esempio. In Italia per i motivi esposti bisogna ripristinare il CFS e poi unire contestualmente in esso i corpi di polizia provinciale e in un secondo momento anche i corpi forestali regionali, così facendo si avrà una forza di polizia ambientale nazionale e si eviteranno frammentazioni e duplicazioni. Vi pare normale che esistono i corpi forestali regionali e dopo 193 anni è stato abolito quello dello Stato? Le polizie provinciali, oggetto anch’esse di una pasticciata riforma, da sole, nonostante il ridotto organico accettavano 1/3 di tutti i reati ambientali accertati in Italia è al loro interno hanno competenze rilevanti. Il progetto iniziale di unire la polizia provinciale al CFS era una strada che in fin dei conti avrebbe salvato e potenziato il Cfs ma ciò non fu proprio considerato da chi ne aveva deciso lo smantellamento. Qui non parliamo di riforme di polizia, occorre prima mettere mano a questo discorso di forza nazionale omogenea di polizia ambientale e poi possiamo parlare di tutto il resto.

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Gualtiero belloni 1 Luglio 2018 - 10:31

È come dice Werner bastava che il corpo forestale passava sotto il ministero degli interni e la riforma era fatta.

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