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“Ritorno al Futuro”: tutto sulla macchina del tempo (e sì, si può comprare…)

by Giorgio Nigra
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ritorno al futuroRoma, 21 ott – “Dovendo trasformare un’automobile in una macchina del tempo perché non usare una bella automobile?”. È stata questa l’intuizione che ha portato Emmett “Doc” Brown a scegliere una DMC-12 DeLorean come vettura da trasformare in macchina del tempo.

Parliamo, ovviamente, di Ritorno al futuro, la pellicola uscita nel 1985 e che ha segnato la storia del cinema popolare. Come noto, nel secondo capitolo della saga Marty McFly (Michael J. Fox) vola con la sua DeLorean proprio nel 2015, esattamente nel giorno di oggi.

E pensare che all’inizio la macchina del tempo del film doveva essere un frigorifero attivato da un’esplosione atomica. Il produttore Steven Spielberg, tuttavia, temeva che i bambini avrebbero imitato la scena a casa, mettendosi in pericolo. La DeLorean fu scelta a causa del suo aspetto straniante, soprattutto in virtù degli sportelli con l’apertura ad ala di gabbiano.

Una pubblicità immensa, per la DMC-12, ma che non portò fortuna alla DeLorean Motor Company, che infatti produsse solo quell’unico modello. La casa automobilistica fondata da John DeLorean finì in bancarotta nel 1985, proprio l’anno di uscira della celebre pellicola. Nel luglio 2007 i proprietari di una società texana, omonima a quella originaria (DeLorean Motor Company) sebbene non direttamente collegata, dopo aver comprato i diritti hanno annunciato l’intenzione di rimettere in produzione la De Lorean DMC-12 con una previsione di 20 automobili l’anno.

Assemblata tra l’81 e l’83 a Belfast, in Irlanda del Nord, dove lavoravano circa 5.000 dipendenti equamente divisi tra cattolici e protestanti, la vettura si giovò anche del contributo di Giorgetto Giugiaro, che firmò il design dell’auto. Il profilo della macchina è in effetti la sua parte migliore. Da notare che si tratta dell’unica auto a non essere verniciata, brillando naturalmente del suo acciaio inox 304.

Se l’impatto visivo è unico, tecnicamente la macchina non era certo priva di difetti: la mancanza di un braccetto di supporto per le sospensioni anteriori procurò da subito molte problemi, l’antenna radio causò infiltrazioni nella carrozzeria, l’impianto elettrico era sottodimensionato per le necessità della DMC-12. Insomma, alla prova su strada l’auto non rispettava le attese.

Dei circa 9 200 esemplari di DMC-12 prodotti, si calcola che ne siano in circolazione circa 7.000 esemplari, di cui una quarantina in Italia. È comunque possibile ordinarla presso la società americana che ha rilevato il marchio (http://www.delorean.com), il prezzo è di circa 40.000 dollari (più il 30% di dazi doganali) per la versione di serie e di 60.000 se siete dei fan sfegatati di Ritorno al Futuro e volete andare in giro con una copia esatta della macchina del tempo.

Ne esistono anche due modelli placcati in oro (la DeLorean inizialmente voleva produrne un centinaio): la prima ce l’ha Roger Mize, presidente della Snyder National Bank, la seconda è in mostra al National Auto Museum di Reno, in Nevada.

Giorgio Nigra

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