Luciano Spalletti arranca, essendogli stata consegnata un’eterna incompiuta, e si trincera sulla data e sull’ora della telefonata avuta con Zeman, uomo checché se ne dica conosce come il palmo della sua mano ogni introspezione dell’ambiente capitolino dalla sfumature giallorosse a quelle biancocelesti. Il revanscismo romanista può offuscare la vista, anche quella del suo allenatore, mentre il ceco – prima che si costruisse una nuova querelle – aveva benedetto le possibilità di rivalsa dell’undici di Spalletti: “Di solito quando si cambia allenatore si pensa di migliorare. Lui in passato ha fatto bene a Roma e spero che l’esperienza insegni”.
Dalla poltrona di Tiki Taka, incalzato dalle domande di Pierluigi Pardo, il mister che ha creato il suo emblema a Foggia tra gli anni ’80 e ’90 ha ancora una volta catechizzato il pallone nostrano, con buona pace di chi lo vede fuorigioco nel suo esilio svizzero.
Lorenzo Cafarchio