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Se sta tornando il fascismo, perché Saviano ancora non si è dato alla lotta armata?

by Adriano Scianca
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Roma, 5 ott – Se fossero coerenti, gli intellettuali di sinistra domattina uscirebbero di casa con una pistola per andare a sparare a Matteo Salvini. D’accordo, forse è meglio inserire sin da subito un disclaimer: nessuno deve sparare a nessuno, questo non è un invito alla violenza verso chicchessia. Bisogna specificarlo, perché le parole hanno un senso, un peso, delle conseguenze. Il punto è che noi lo sappiamo. Gli intellettuali di sinistra, evidentemente no. Secondo Roberto Saviano, per esempio, ci troviamo in un regime. Il sindaco di Riace, secondo lui, è un dissidente politico arrestato su espresso ordine del ministero dell’Interno. Christian Raimo ha detto che “hanno cominciato con gli arresti” e che quindi da ora in poi “sarà durissima”, esattamente come, sotto il fascismo, gli oppositori sottovalutarono inizialmente il fenomeno, salvo poi trovarsi di fronte a un’ondata di arresti, e anche allora, a quel punto, “fu durissima”.

Per Saverio Tommasi, le nozze combinate da Mimmo Lucano sono l’equivalente di un tedesco che sposa un’ebrea per salvarla dalla deportazione sotto al Terzo Reich. Persino il solitamente pacato e lucido Massimo Bordin, qualche settimana fa, sosteneva senza sorridere neanche un po’ che oggi saremmo nella stessa situazione della pace di Monaco, in ebete tranquillità mentre il bagno di sangue si avvicina (ma stavolta la Polonia chi la fa? Il Lussemburgo?). L’Espresso, infine, ritiene di poter tracciare un parallelo tra il decreto sicurezza e le leggi razziali del 1938.

Ora, evitiamo la perdita di tempo di cercare di contestualizzare tutte queste citazioni storiche o di demolire vulgate storiografiche stantie e utilizziamo tali riferimenti per il peso che hanno nel discorso corrente: fascismo, nazismo, leggi razziali sono evidentemente, in queste narrazioni, tanti modi per designare il male assoluto. E sia. Ma allora, ci domandiamo: di fronte al male assoluto è davvero possibile cavarsela con un video per Fanpage? Si può continuare a condurre normalmente le proprie vite, fare aperitivi, andare in vacanza, di fronte all’avvicinarsi di un nuovo Olocausto? Le parole, dicevamo, hanno un senso, un peso, delle conseguenze.

Chi dice che siamo sotto un nuovo fascismo, o sotto un nuovo nazismo, che Conte è Hitler e Salvini è Himmler, deve agire con coerenza, se non vuole passare per pagliaccio. Immaginiamo Raimo o Saviano nella macchina del tempo, riportiamoli al 1922 o al 1933: davvero i nostri eroi non andrebbero a sparare ai dittatori in ascesa, anche a costo di essere poi linciati dalla folla? Forza, quindi, orsù: tutto si può dire fuorché Salvini sia un personaggio inavvicinabile. Ma non lo fanno, non lo faranno (non loro, almeno, mentre il gesto isolato di qualche loro lettore più sensibile alla consequenzialità dei nessi logici non è affatto da escludere). Per fortuna il loro atteggiarsi ad Anteo Zamboni è solo fuffa. Per fortuna parlano tanto per parlare. Per fortuna sono dei pagliacci.

Adriano Scianca

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7 comments

blackwater 5 Ottobre 2018 - 10:28

pregevolissimo questo pensiero di Adriano Scianca.
dopo averlo letto,il mio ricordo è andato a Maria Pasquinelli (1913-2013); ebbene per protesta contro lo stupro-cessione della nostra Istria agli slavi,ebbe a sparare nel 1947 a tal Robert de Winton.generale britannico in mezzo ai suoi soldati armati a Pola,facendosi poi ella arrestare.; durante il processo per condanna a morte istituito dalla corte “alleata” non solo Maria non si dichiarò pentita,ma rifiutò anche qualsiasi domanda di grazia che avrebbe potuto salvarle la vita.
Settanta anni dopo, abbiamo questo Saverio Tomasi, il “compagno” che però non disdegna i soldi di Berlusconi per pubblicare il suo libro-raccolta di post su Facebook; qualche tempo fa leggevo un suo “post” ove raccontava che sua figlia sotto la doccia,scivolando,le si è attaccata al pene per non cadere per terra (non invento nulla,verificabile).
dubito davvero quindi che – seppur in fior di metafora – l’interventismo armato di una Pasquinelli si possa davvero applicare ai “guru” della sinistra attuale,ove l’unica “pistola” presente,sarebbe quella di un Tomasi sotto la doccia…

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Luca 5 Ottobre 2018 - 10:39

io il Lussemburgo comunque lo invaderei

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Francesco Retolatto 6 Ottobre 2018 - 2:17

Christian Raimo ha la merda nel cervello . Da sempre .

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Commodo 6 Ottobre 2018 - 8:56

Per adesso è durissima per chi non è di sinistra!!!…. Chi non la pensa come saviano & C. Subisce ogni genere di angherie. Gli viene decretata addosso una sorta di morte civile! Altro che fascismo!!!… Uni rischia, se non il carcere, quanto meno lo status di “indagato” con il salasso economico che ciò comporta, per il solo fatto di dire come la pensa!!!… Viene espropriato di oggetti comprati con i soldi suoi perché la “sinistra” ha deciso cosi! Punto e basta! Non si possono ascoltare neppure certe canzoni!!!….. Per la lotta armata, i “prodi” resistenti, devono aspettare che un esercito invasore potentissimo metta in ginocchio l’aborrito, (da pochi), “regime”, se no… È troppo rischioso!…. Deve scoppiare una guerra..!… Ma loro stanno sempre dalla parte di chi vince!… Quindi, se, per ipotesi, la destra dovesse vincere, rischiamo di ritrovarceli tutti a destra!!!… E non è certo un rischio da poco!!! È già successo!… Vedi: Elio Vittorini, Davide Laiolo, Giorgio Bocca & compagnia ragliando!!!…..

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Commodo 6 Ottobre 2018 - 11:39

Quindi, per voi, il balordo cosmopolita può darsi alla “lotta armata”?… Per il momenti, guai a toglierli la scorta armata!!! Pagata dallo Stato a deriva fascistoide, ovviamente!!!…

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ANTERO 9 Ottobre 2018 - 9:52

NOI ci siamo sempre stati e sempre NOI ci saremo …. W I D S !

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“C’è un po’ di fascismo nell’Italia di oggi”. La favola di Nanni Moretti ai francesi 31 Gennaio 2020 - 3:06

[…] con Berlusconi». Insomma, anche Nanni Moretti prende comodamente posto sul carrozzone dei vari Saviano, Gino Strada e Oliviero Toscani. Il grande carrozzone dell’ossessione e della […]

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