Padova, 6 set — Un parco auto composto da 74 vetture tra Audi, Mercedes, Maserati, senza disdegnare modelli di marche meno costose: è il «tesoro» della nomade di origine rom che percepiva indebitamente il reddito di cittadinanza. Vanto, delizia e lascito grillino che da tre anni ingrassa le tasche di un considerevole numero di non aventi diritto tra criminali, immigrati residenti all’estero, spacciatori, evasori fiscali, carcerati, ladri.
Rom furbetta del reddito con 74 auto e senza patente
Il danno economico per le casse dello Stato si accompagna, nel caso specifico, alla beffa: la furbetta, fermata dalle Fiamme Gialle di Saonara, in provincia di Padova, non era in possesso nemmeno della patente di guida pur essendo titolare di un’attività di compravendita di auto usate che le erano state intestate nell’arco di tre anni. Non è tutto: secondo quanto riportato in un articolo de Il Gazzettino e ripreso dal Giornale, almeno 58 delle auto in possesso della rom erano stati coinvolti in incidenti stradali, senza che il suo nome risultasse registrato in alcun verbale.
Prestanome
Un fatto, questo, che induce gli inquirenti a ritenere che la nomade lavorasse come prestanome per terzi, rendendo riconducibili a sé vetture che in realtà erano in uso ad altre persone. Nei confronti della donna, domiciliata presso il campo nomadi di Vigonza (Padova) il sostituto procuratore Sergio Dini ha aperto un’indagine per «frode assicurativa e intestazione fittizia» ipotizzando, tra le altre cose, che la rom — la quale ha già precedenti penali per truffa — tentasse di truffare le assicurazioni e intascare i premi.
Cristina Gauri
1 commento
D’ altro canto le assicurazioni, protette, raggirano i cristiani…, sulla falsariga delle banche.
Mai una benché minima nota di merito-accredito…