Roma, 27 nov – Continua ad aumentare il consenso degli italiani per i partiti di opposizione. A restituirci questa istantanea è un sondaggio realizzato da Ixè per Cartabianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer su Rai3. Stando a questa rilevazione, la Lega di Salvini si conferma al primo posto con il 31,5% delle preferenze. A seguire ci sono le forze del governo giallofucsia, Pd (20,4%) e M5S (16,4%). Niente di nuovo rispetto alle ultime settimane. Quello che colpisce, invece, è la prepotente ascesa di Fratelli d’Italia, che per la prima volta finisce in doppia cifra: grazie a un incremento del 0,7%, infatti, il partito della Meloni si attesta su un lusinghiero 10,6%. E ora, con Forza Italia al 7,4%, la coalizione di destra-centro arriva al 49,5%, sfiorando di un soffio la maggioranza assoluta.
Il «moderatismo» di Salvini non paga
Analizzando questa tendenza, il presidente di Ixè, Roberto Weber, ha commentato così i dati: «Nel sondaggio si registra lo sfondamento di Fratelli d’Italia. Per un voto che FdI dà alla Lega di Salvini, 3 voti dal Carroccio si spostano sul partito di Giorgia Meloni. Quindi abbiamo questa radicalizzazione sulla destra e il centrodestra arriva a quota 49,5%». Se l’analisi è corretta, questo vuol dire che il partito della Meloni avrebbe beneficiato della «moderatizzazione» della Lega salviniana. «Ciò non toglie – continua Weber – che la Lega resti solidissima e resti il primo partito, raccogliendo quasi un terzo delle intenzioni di voto degli italiani votanti».
La Meloni è l’unica a crescere
Il dato, in effetti, fa riflettere. Delle tre forze dell’opposizione il partito della Meloni è l’unico in costante ascesa, mentre la Lega e Forza Italia seguono trend più altalenanti. Inoltre, sembra che quello 0,4% perso da Salvini sia andato quasi interamente a Fratelli d’Italia. Questo significa che Giorgia Meloni si sta gradualmente accreditando come una leader credibile presso l’elettorato di destra-centro. Che, a quanto pare, è alla ricerca di ricette forti da contrapporre al governo giallofucsia e potrebbe non gradire «scivolamenti» moderati o centristi. Insomma la Meloni, diventata anche un fenomeno mediatico grazie alla sinistra, ringrazia e continua a bruciare record su record.
Elena Sempione