Home » Si parla sempre della P2, ma il legame tra stampa di sinistra e giudici domina l’Italia da 40 anni

Si parla sempre della P2, ma il legame tra stampa di sinistra e giudici domina l’Italia da 40 anni

by Stelio Fergola
0 commento
sinistra giudici Cantone

Roma, 8 mar – Lo scandalo emerso a Perugia che coinvolge la Direzione nazionale antimafia è solo l’ultimo punto di una storia che dura da decenni. Raffaele Cantone, il procuratore incaricato di indagare su una vicenda pessima, quella di accessi irregolari ripetuti ai registri investigativi. Più di 800, secondo il procuratore. Che coinvolgono, guarda un po’, i giornalisti di sinistra. Non è qualcosa di completamente occulto, diciamoci la verità. Una specie di via di mezzo, come tutte le questioni marcie e sordide. Ma quanto sta accadendo dovrebbe almeno spingere a riflettere un pochino. Che la sinistra domini il Paese insieme ai giudici non è certamente un mistero (e che lo faccia anche quando non va al governo, pure). Poi però i dettagli vengono fuori e ovviamente la stampa di sinistra urla alla “mancanza di libertà”. Libertà di fare cosa? Di inciuciare con i pm sulle inchieste, come scoperchiato dalle chat pubblicate dalla Verità? Allo scopo di orientare – come sempre – l’opinone pubblica? Ha avuto ragione Alessandro Sallusti, che sul Giornale qualche giorno fa lo ha scritto in modo chiaro, commentando la strana “concidenza” dei giudici che poi diventano candidati, guarda un po’, sempre a sinistra: “E se fossimo di fronte a una nuova P2?”.

Altro che P2, questi dominano davvero

In effetti bisognerebbe una volta per tutte affrontare storicamente – e al tempo stesso praticamente – questa faccenda della Propaganda 2. Perché chi segue la storia della P2 si lascia “immaginificare” da storie affascinanti di massoneria, occulto, musiche di sottofondo da film giallo in ogni dannato documentario che ne parli. Ma poi del programma della loggia non sa assolutamente nulla. Un programma che a parte la liberalizzazione televisiva non ha raggiunto, in pratica, nulla. Differentemente da questi signori che dominano l’Italia da almeno trent’anni (e mi sto tenendo bassino), e ottengono di tutto: lo stop alle riforme istituzionali, il proseguo dell’immigrazione clandestina, l’insindacabilità dell’Unione europea, perfino il progresso delle cosiddette “etiche” Lgbt, e ultimo ma non meno importante, impediscono perfino la dannatissima costruzione di un ponte. Di che diamine stiamo parlando?

Realtà versus finzione

A chi scrive del “venerabile” Licio Gelli non frega assolutamente nulla. Si tratta di passato, con indubbiamente una serie di elementi egualmente sordidi alle spalle, per una loggia peraltro messa fuori gioco proprio durante il fascismo e risorta proprio durante la Repubblica. Però sarebbe anche ora di piantarla. Gelli ha contato il giusto e ha tentato – questo sì – di contare tanto. Contava così tanto da non aver ottenuto nulla o quasi. Dall’altro lato, sinistra, giudici e giornalisti allineati rappresentano un potere enorme che ingessa l’Italia da decenni, su praticamente ogni questione. Si può comprendere anche la suggestione storica della “loggia”, ma molto meno non riuscire neanche a recepire una realtà che è sotto i nostri occhi da sempre, tutti i giorni, senza soluzione di continuità. Però per carità, tutti concentrati sull’attacco alla democrazia  rappresentato da Gelli. Questi signori che mandano a processo per aver fermato navi cariche di clandestini (per citare solo il più clamoroso degli esempi) al contrario sarebbero un esempio di virtù democratica. E se qualcuno si permette di proferire parola starebbe pure negando ai loro “amici di chat” la libertà di stampa. Carnefici travestiti da vittime, una tattica vecchia come il cucco ma che francamente ha stancato.

Stelio Fergola

You may also like

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati