Roma, 4 apr – Manca circa un mese e mezzo alle Europee e stiamo ormai per entrare nel vivo della campagna elettorale. Si tratta di una votazione che potrebbe avere ripercussioni decisive sulla composizione delle alleanze e sul destino stesso del governo. Gli ultimi sondaggi confermano una tendenza ormai in atto da settimane: la Lega veleggia stabilmente sopra il 30%, mentre il M5S continua a perdere consenso e, secondo alcuni analisti, sarebbe stato addirittura scavalcato dal Partito democratico, che passa ora all’incasso della «spintarella» data dalle primarie e dal neosegretario Zingaretti.
Dalle stelle alle stalle
Secondo un sondaggio Ixè commissionato dall’Huffington Post, infatti, il Pd avrebbe raggiunto il 22,6%, mentre il M5S sarebbe sprofondato persino sotto il 20, ossia al 19,1%. La Lega, invece, si attesterebbe al 31,2%, confermandosi così primo partito con ampio distacco sui concorrenti. Stesso risultato, benché più contenuto, lo offre altresì Termometro politico, che ha rilevato un sostanziale pareggio tra i due partiti, con Pd (21,6%) leggermente in vantaggio sul M5S (21,3%). Per i sondaggi di Tecnè, però, i Cinque Stelle, al netto di un calo evidente e disastroso (21%), sarebbero comunque ancora sopra ai dem (20,1%).
Il cavaliere e gli outsider
Ma non c’è solo la trimurti Lega-M5S-Pd. Chi sta scontando la crescita della Lega, oltre ai pentastellati, è certamente Forza Italia, ormai stabilmente sotto al 10% (rispetto al 14% delle Politiche): per il partito di Berlusconi si parla infatti di consensi che oscillano tra l’8 e il 9%. Discorso simile per Fratelli d’Italia (4,6%) e CasaPound (0,8%) che però, nonostante la concorrenza sovranista della Lega, hanno sostanzialmente tenuto rispetto alle Politiche del 2018. Spostandoci sul quadrante sinistro, si osserva invece il calo di +Europa che, malgrado i 200mila euro generosamente elargiti da George Soros, scende al 2,5%. Più magmatica è la situazione delle altre forze di sinistra, soprattutto perché le alleanze non sono ancora state confermate. Sempre secondo Ixè, comunque, l’ammucchiata Leu-Mdp-Si si attesterebbe attorno al 3%.
Elena Sempione
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