Roma, 3 dic – Mario Draghi l’immigrazionista ci mancava. Non che sia una sorpresa, sia chiaro, ma sul tema dei clandestini da “legalizzare” in quanto “risorse” forse c’era stato – finora – meno rumore. Ma ecco che ai Med Dialogues il nostro premier ci rassicura anche su questo ambito, come riporta l’Ansa.

Draghi l’immigrazionista e la solita tattica: legalizzare gli illegali

Draghi l’immigrazionista ci regala la perla che – c’รจ da scommetterci – in mezzo a un mare di belle parole e obiettivi “scontati” sarร  l’unica ad avere una concretezza. Ovvero la seguente: per i migranti (giammai chiamarli con il loro nome, ovvero clandestini) l’obiettivo รจ “proteggere i piรน deboli con cordoni umanitari dai paesi piรน vulnerabili, rafforzare i flussi legali, che sono una risorsa e non una minaccia per la nostra societร ”.

E poi il solito mantra della “cooperazione internazionale” ovvero non altro se non l’accettazione e la promozione del fenomeno su basi occidentali. “Pensiamo ai flussi di migranti, che molto spesso hanno origine lontano dal mare, da soli non possiamo controllare i movimenti migratori, da inizio di quest’anno 6 volte tanti, rispetto al 2019. Serve un maggior coinvolgimento di tutti i paesi europei, anche nel Mediterraneo, l’Italia continua a promuovere un avanzamento europeo verso una gestione collettiva, in un equilibrio fra responsabilitร  e solidarietร ”, ha dichiarato Draghi in versione immigrazionista.

Dopo l’immigrazionismo, le ovvietร : “Stabilizzare la Libia”

Draghi l’immigrazionista ha poi proseguito con le solite ovvietร  che non bastano mai: “L’Italia sostiene il progresso di transizione e di pacificazione della Libia. La conferenza di Parigi ha riaffermato l’unitร  della comunitร  internazionale attorno a questo obiettivo. Solo un percorso a guida libica puรฒ portare a una soluzione della crisi del Paese”.

Ma quando circolano ovvietร , anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio deve assolutamente dare il suo contributo: “La sfida piรน immediata per l’Italia รจ la stabilizzazione della Libia. La Conferenza di Parigi ha riaffermato l’ownership libica e il sostegno internazionale alla stabilizzazione, nella cornice del Processo di Berlino e delle Nazioni Unite. Le conclusioni hanno richiamato gli attori libici a impegnarsi costruttivamente per un processo elettorale libero,equo, inclusivo e credibile, in vista del voto previsto il 24 dicembre. รˆ altresรฌ prioritario il ritiro di mercenari e combattenti stranieri dal Paese”.

Di Maio ha proseguito cosรฌ: “L’Italia ha incessantemente incoraggiato solidarietร  e cooperazione internazionale nella lotta alla pandemia. Colmare il gap vaccinale con i Paesi piรน vulnerabili รจ un imperativo per raggiungere il 40% della popolazione mondiale immunizzata entro la fine del 2021 e il 70% entro la metร  del 2022, come stabilito dalla Dichiarazione di Roma del G20”.

Infine le dichiarazioni di Giampiero Massolo, presidente dell’Ispi: “Lo spirito dei Med Dialogues รจ quello di indicare un’agenda positiva per il Mediterraneo perchรฉ non vogliamo un Mediterraneo minaccioso, ma di pace. Cercare un’agenda positiva รจ particolarmente importante oggi. Ma questo non deve limitare la nostra ambizione. Che non รจ offrire soluzioni, ma fare incontrare leader, aziende, societร  pubblica. Noi vorremo indicare un metodo: mettere a fuoco i problemi, sostenere i governi nella sintesi, nelle decisioni”.

Pace, stabilizzazione della Libia, e tante belle parole, che ovviamente tutti vorremmo si tramutassero in realtร . Ma c’รจ da scommettere che le uniche ad essere realistiche saranno le solite, ovvero: “rafforzare i flussi legali”, indi legalizzare l’immigrazione. E su larghissima scala.

Stelio Fergola

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5 Commenti

  1. Vogliono soldi e/o cittadinanza come ai tempi di De Gaulle… e non si bevono “vaccini”… ; oramai, a ns. spese, lo dovrebbe capire pure un tarluc come Di Maio. Firma Facile fa orecchie da gran mercante, consolidato.

  2. prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr…………………………………………………………….

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