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“Ici c’est Paris”: multato e sospeso calciatore algerino con maglietta per Parigi

by Lorenzo Cafarchio
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esultanzaAlgeri, 3 dic – “Ici c’est Paris” e scoppia la polemica. Lofti Dif, giocatore del Ca Batna, seconda divisione algerina, lo scorso venerdì dopo una pregevole ripartenza della sua squadra, segna con un diagonale  sinistro all’Aso Chief ed esulta. Fin qui nulla di strano. Ma sollevata la maglia del club sotto ne appare un’altra con la scritta “Ici c Paris”, “Qui è Parigi”, alzando un polverone giunto sino alle rive dalla Senna.

“Ici c’est Paris” è il motto del Paris Saint-Germain, ma a quasi tre settimane dagli attentati nella capitale francese, il gesto è stato interpretato come una mano tesa alla Francia, ferita dalla follia dei terroristi. Eppure l’atto ha scontento il presidente del Ca Batna, Farid Nezzar, che non gradendo è arrivato a sospendere il suo portacolori e multarlo – la cifra si aggira sui 2mila euro – per “comportamento inappropriato”.

L’esultanza ha fin da subito destato scalpore in Algeria, anche in campo. Djabali, compagno di squadra di Dif, come si può vedere dalle immagini, ha immediatamente avvicinato il collega per coprirgli la maglietta dello “scandalo”. Il giocatore ha poi dichiarato: “Non sapevo cosa fosse scritto sulla maglietta, sono solo un fan di Ibrahimovic e del Psg. Non c’è nulla di politico. Non sono solidale con la Francia. Quel che è successo laggiù non mi riguarda in alcun modo”.

Il governo algerino all’indomani dei morti del Bataclan aveva condannato gli attacchi, così come ricorda il sito sportivo Competitions, dunque risultano assurde le giustificazioni asserite dal calciatore, probabilmente pilotate. Perché queste frasi risultano ben più pericolose di una semplice t-shirt a favore della propria fede calcistica, o di condanna ai terroristi dell’Isis, dimostrando una frizione non ancora sopita tra la Francia e l’ex colonia l’Algeria. Frizioni che sono alla base della società multirazziale di cui i transalpini, anche tra i propri confini, si sono fatti portabandiera dalla fine del colonialismo in Africa fino ai giorni nostri.

Il video dell’esultanza di Lofti Dif

https://www.youtube.com/watch?v=Ly-hN3lcwxA

Lorenzo Cafarchio

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