Bolzano, 23 ott – “Perché il fatto non sussiste”: sono stati assolti con formula piena i militanti della sezione bolzanina di CasaPound Italia finiti a processo per aver sventolato un tricolore al Monumento della Vittoria.
Il giudice Carlo Busato, accogliendo la richiesta dei 10 esponenti del movimento, ha respinto il decreto penale con il quale i militanti – fra di essi anche tre consiglieri comunali – erano stati condannati a pagare 1300 euro a testa di ammenda per manifestazione non autorizzata. L’episodio “incriminato” riguardava la protesta contro la “storicizzazione” del Monumento, che ha visto l’installazione di un pannello informativo su una delle colonne che i militanti di CasaPound avevano provveduto a coprire con un tricolore.
Un gesto passato non inosservato agli attivisti di Südtiroler Freiheit, che avevano presentato denuncia. L’esposto, inizialmente accolto, è stato invece cassato dal magistrato altoatesino in quanto l’azione di CasaPound si configurerebbe come una conferenza stampa (pochi minuti prima dell’azione ne avevano tenuta una nello stesso posto proprio gli esponenti del partito indipendentista fondato da Eva Klotz) non necessitando dunque allo scopo una preventiva autorizzazione da parte della Questura.
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