Roma, 29 nov – In Thailandia i monaci drogati. Avete letto bene, drogati. L’incredibile storia, come riportato da Dagospia, fa chiudere addirittura un tempio.
Thailandia, Monaci drogati e radiati: il tempio chiude
In Tailandia, nel tempio buddista, i monaci si drogavano. Così il tempio che li ospitava è costretto a chiudere. Gli aspiranti asceti – è proprio il caso di definirli così – non hanno superato i test antidroga e allora sono scattate “serrande” e radiazioni. A renderlo noto un funzionario locale, tale Boonlert Thintapthai. Si tratta di quattro uomini, tra cui un abate, che esercitavano nel tempio sito nel distretto Bung Sam Phan, nella provincia di Phetchabun, che sono risultati positivi ai test anti metanfetamina, come ha riferito lo stesso funzionario distrettuale.
La disintossicazione
Dopo il fermo, la “Thailandia che scopre i monaci drogati” li costringe in qualche modo alla disintossicazione: così gli uomini vengono inviati in una clinica, come spiega ancora il funzionario: “Il tempio è ora vuoto e gli abitanti dei villaggi vicini sono preoccupati di non poter fare alcuna cerimonia”. Il tutto, assicurando che che saranno inviati altri monaci “sostituti” per consentire agli abitanti del villaggio di poter praticare il loro credo. Sulla “vicenda droga” si è espresso anche l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine, affermando come la Thailandia sia un importante crocevia per il traffico di metanfetamina che passa dallo Stato birmano di Shan fino al Laos. Non solo: nel Paese le pillole vengono vendute a prezzi irrisori (meno di 20 baht, circa 50 centesimi di euro).
Alberto Celletti
3 comments
Ai buddisti i problemi dei buddisti ma a quel prezzo ci cadono le masse presto e subito.
Quante storie per un po’ di metanfetamine.
E poi, sono anfetamine solo per metà.
Lo dice la parola.
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