“L’Italia ad Euro2016? Come sempre gli tiferò contro, terrò fede alla mia tradizione“, ha spiegato Travaglio ai microfondi di Un giorno da pecora, trasmissione su Radio2 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Perchè questa tradizione? “Non mi piace la retorica patriottarda falsa e fasulla“, continua il direttore de Il Fatto Quotidiano, in uno slancio da aspirante per quanto improbabile statista e fustigatore di costumi. Ai giocatori azzurri impegnati nella rassegna continentale augura “invece tutto il meglio”, mentre è netto il giudizio sul ct Antonio Conte: “Mi piaceva come calciatore, da allenatore è troppo arrogante”.
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Sono d’ accordo. Aggiungo di ritenere impossibile, per il buon travaglio, riuscire a “smarcarsi” dalla banalità in quanto si tratta di una cosa che lui ha proprio dentro.