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Un rom suona “Bella ciao” sul tram: pestato. La denuncia di Repubblica

by La Redazione
7 comments

Roma, 14 mag – I fatti risalgono a giovedì scorso, ma solo ieri Repubblica ha deciso di costruirci sopra l’ennesima narrazione immigrazionista. La cronaca nuda e cruda racconta di un rom (che il quotidiano fondato da Scalfari spaccia per “romeno”) pestato sul tram da tre persone per aver suonato Bella ciao con la sua fisarmonica. L’aggressione all’elemosinante è avvenuta nei pressi della stazione Trastevere a Roma. Il nomade, secondo le informazioni fornite da Repubblica, si chiamerebbe Tobbias, 27 anni, e risiederebbe in Italia dall’età di 9 anni. Nel suo vagabondare tra i vagoni di metro e tram, il suonatore porta spesso con sé moglie e figlia.
Così il rom ha raccontato i fatti al quotidiano romano: «Ero sul tram 8 quando 3 persone mi hanno bloccato, afferrato per le braccia e, lanciato fuori dalla vettura, sono stato malmenato e insultato. Mi chiamavano “zingaro di merda” mentre continuavano a colpirmi con calci e pugni. Una violenza inspiegabile, io avevo solo intonato quella canzone [Bella ciao] sul tram senza, credo, dar fastidio a nessuno». Nel descrivere i suoi aggressori il rom afferma: «Non erano ragazzini, avranno avuto una trentina d’anni, uno era certamente italiano ma gli altri due erano nordafricani». Sfugge il motivo per cui la “canzone dei partigiani” debba infastidire due maghrebini, ma Repubblica prova comunque a far passare surrettiziamente la tesi della “rappresaglia” per motivi politici.
L’articolo ci informa anche che il nomade, che vive da ben 18 anni in Italia, avrebbe conosciuto la canzone solo di recente: «Tobbias ha incontrato gli insegnanti in presidio permanente sotto al Ministero della Pubblica istruzione che hanno deciso di adottarlo. A loro che stanno lì per protestare contro la sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali ha sentito per la prima volta intonare Bella Ciao e ha deciso di accompagnarli con la sua fisarmonica: “Mi ha colpito — dice — la loro energia e lì ho appreso di altri testi che parlano di lotte per i diritti”». Un bel quadretto davvero, non c’è che dire.
Data per acclarata la matrice “politica” dell’aggressione (e francamente più di qualche dubbio sorge), il racconto strappalacrime continua così: nella colluttazione si è rotta la fisarmonica, la quale viene pudicamente definita da Repubblica come «lo strumento con il quale si guadagna da vivere» (c’è da giurare che Tobbias sia in possesso di licenza e paghi regolarmente le tasse da bravo immigrato integrato). Ebbene, gli insegnanti che lo hanno “adottato” si sono offerti di fare una colletta per ricomprargli la fisarmonica. «Gli insegnanti – scrive Repubblica – gli hanno chiesto però un impegno: mandare la figlia a scuola». Speriamo solo che non le insegnino Bella ciao
Elena Sempione

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7 comments

ranio 14 Maggio 2018 - 1:08

questo non é certo un articolo di apologia del fascismo ma del teppismo che talvolta colpisce gli italiani e talaltra addirittura gli zingari. potevate scrivere qualcosa di meno rozzo

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Raffo 14 Maggio 2018 - 1:15

Il solito delirio pro immigrazione di repubblica………buonisti ipocriti e pericolosi, comunisti indegni che brucerebbero la terra pur di difendere un nero o uno zingaro……..ma……….dopo Pamela stuprata è fatta a pezzi alle loro cazzate non crede più nessuno.

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blackwater 14 Maggio 2018 - 1:49

“io avevo solo intonato quella canzone [Bella ciao] sul tram senza, credo, dar fastidio a nessuno”
probabilmente avrebbe infastidito tutti anche intonando “she’s lost control” dei Joy Division…ma il problema forse, non è nè quello della canzone nè quello di un nomade che mette insieme la giornata vivendo di elemosina,quanto gli “insegnanti del presidio permanente” che stanno “collettivizzando” la spesa di una fisarmonica nuova,scenetta che ricorda a mio avviso quella di un Fantozzi al cineforum d’azienda russo anni 70.
per lo meno questo “musicista” non ha declamato il classico “piange bambino scapato da la gueera” ai giornalisti de La Repubblica; a proposito niente colletta “repubblicana”?
proprio vero che “tutti strumentisti con la fisarmonica degli altri”.

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Tony 14 Maggio 2018 - 3:47

..”.nordafricani fascisti…”: che è, una barzelletta?

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Luca 14 Maggio 2018 - 4:49

in realtà molti, troppi, “spacciano” i rom per romeni…..non solo repubblica

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paolo 15 Maggio 2018 - 6:57

questa storia è più falsa di una moneta a tre facce.

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Gianfranco Mergoni 15 Maggio 2018 - 7:12

C’ era anche una canzone: “Questa non si era mai vista! Un marocchino…. Nazista!”… Fatta “democraticamente” togliere da youtube dal partito pidiesse… Titolo: “marocchino naziskin”.

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