Roma, 12 gen – Amsterdam svolta in modo “stupefacente” e dedica una statua ad Elettra Lamborghini. Lo fa il museo Madame Tussauds, come riporta l’Ansa, che decide di rappresentare l’Italia in un modo che nessun italiano che si rispetti potrebbe non apprezzare. Eggià.

Amsterdam e la statua ad Elettra Lamborghini

Quinten Luykx, direttore generale di Madame Tussauds Amsterdam, la fa semplice: “Abbiamo rilevato una crescita nel numero dei turisti italiani sia nella capitale che presso il nostro museo e proprio per questo abbiamo deciso di rappresentare un personaggio italiano”. Caro Quinten, così però ci fai soffrire, ma non fa nulla. Il direttore prosegue così: “Il turismo straniero rappresenta per noi circa il 70% dei visitatori totali di cui, in particolare, il 12% è di nazionalità italiana, di età media tra i 20 e 25 anni”.

Insomma, per rappresentare l’Italia si sceglie la simpatica e sobria Elettra. Ai cari olandesi verrebbe da dire che sì, per farci venire a visitare il loro Paese forse ci sono modi migliori, ma non fa niente. Fidiamoci degli esperti. D’altronde il “global brand team” del museo è autore della geniale trovata, identificando in Elettra Lamborghini un personaggio molto popolare, tra il pubblico olandese come italiano.

La popolarità della Lamborghini in Olanda

Ad Amsterdam la statua dedicata ad Elettra Lamborghini viene dopo un periodo di enorme popolarità per il personaggio televisivo italiano. In particolare, nel Paese il suo nome è divenuto noto dopo il matrimonio con il dj Afro Jack, originario proprio dei Paesi Bassi. Elettra è andata al Madame Tussauds e ha posato per tre ore per gli scultori, che ne hanno preso le misure e scattato centinaia di foto, prima di realizzare una scansione 3D e riprodurre la statua di cera, che verrà presentata in Italia dalla stessa Elettra, prima celebrità italiana ad aver posato per il museo.

Il Madame Tussauds risale al 1970, quando fu inaugurato in Kalverstraat prima, per poi essere spostato in Piazza Dam, entrambe site in Amsterdam. Tutte le statue vengono realizzate a Londra, e la loro creazione richiede dai sei ai nove mesi di lavorazione, per un costo approssimativo di 250mila euro, con l’impiego contemporaneo di 20 persone per la lavorazione.

Alberto Celletti

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