Home » Valditara a Davos: ecco la scuola che non ci serviva

Valditara a Davos: ecco la scuola che non ci serviva

by Sergio Filacchioni
2 comments
Scuola

Roma, 26 gennaio – Giuseppe Valditara ci ha ormai fatto capire più volte che la politica del nuovo governo rispetto alla scuola, purtroppo, non cambierà rispetto al passato. Un’occasione sprecata per cambiare rotta rispetto alla sinistra e ai governi tecnici, un’occasione colta dal Ministro per rinnovare l’impegno della politica nello smantellamento della scuola.

Scuola di Davos

Della destra supina ai mercati non ne sentivamo proprio il bisogno: dopo Draghi ed anni di governi pilotati dal Partito Democratico non serviva un ennesimo governo che affronta il nodo scuola come un ufficio di collocamento. Il Ministro dell’Istruzione, inviato dal governo al World Economic Forum di Davos non ha perso occasione per ricordarci che la linea tracciata nel 2015 dalla “Buona scuola” di Matteo Renzi è quella che seguirà anche il governo “patriota”. Perchè mandare un Ministro dell’Istruzione (e del Merito, pardon) nel più importante evento economico mondiale, in pratica La Mecca della globalizzazione? Svista o disegno ben preciso? Di sicuro il Ministro non ha perso l’occasione per ribadire l’importanza “fondamentale” dell’alternanza scuola-lavoro, istituita dalla legge 107, e tracciare un piano per la scuola pubblica da far accapponare la pelle: “È stata la prima volta – e speriamo sia l’ultima – di un ministro dell’Istruzione ma soprattutto è la prima volta che a Davos abbiano dato così tanto peso al tema dell’istruzione – e continua – dobbiamo andare verso una istruzione sempre più personalizzata e puntare su un forte orientamento”. In pratica si continua sulla trasformazione della scuola in una struttura di avviamento al lavoro precario, per di più in mani sempre più private: “Ho lanciato anche l’idea di un incontro tra ministri dell’Istruzione e delle Finanze per trovare forme nuove di finanziamento alla scuola”. Che idea Ministro, ne sentivamo veramente il bisogno.

La nuova-buona scuola

Poco importa se la crescita demografica italiana è un elettrocardiogramma piatto, poco importa se nel 2025 la spesa pubblica italiana destinata all’istruzione sarà ultima in Europa, poco importa se nell’ultimo anno tre studenti sono morti mentre ottemperavano all’obbligo st(r)agista. La risposta di Valditara a chi tra gli studenti ha sollevato sacrosante proteste è quella di tirare diritto. Va detto, il contatto tra mondo economico e mondo della scuola è frutto di disegni “piddini”, pentastellati e tecnici, ma come si suole dire perseverare è diabolico. Invece di essere affrontati di petto i problemi annosi dell’istruzione si continuano a creare figure ambigue come i “tutor”, sempre più simili ai celebri “navigator” grillini, mentre si consegna definitivamente la scuola ai privati. Ecco un altro governo che guarda all’educazione come “punti di Pil” e che finirà di trasformare le scuole in grandi supermercati dove multinazionali (I “campioni” dell’alternanza) e aziende potranno fare spesa gratuita di materiale umano, una struttura in grado solo di creare precari senza radici che calcoleranno il loro impegno solo sul metro del guadagno. La destra non si smentisce mai: quando si mette seduta riesce ad essere peggio della sinistra. Un’opposizione studentesca determinata ora è più che mai necessaria, se non vogliamo regalare la scuola a Davos “capitale del maiale”.

Sergio Filacchioni

You may also like

2 comments

Stop ai voti sotto il 4 in pagella? La proposta di Valditara è assurda - 1 Febbraio 2023 - 10:30

[…] quasi verso una privatizzazione, per non parlare del resto o dello smantellamento generale. Il ministro dell’Istruzione Valditara, in questi pochi mesi di incarico, non sta facendo parlare […]

Reply
Maturità 2023: Invalsi, Pcto e la solita vecchia solfa infarcita di nozionismo - 10 Marzo 2023 - 5:30

[…] apoteosi del nozionismo più assoluto, come requisito di ammissione e i Pcto, percorsi di alternanza scuola-lavoro, come oggetto del colloquio. Invece che rivalutare la tesina come strumento d’espressione ed […]

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati