Roma, 25 mag – Da diverso tempo in Zambia arrivano immigrati clandestini provenienti da altri paesi africani e, se qualcuno decide di rimanere in questo Stato, altri lo usano come via di transito per arrivare in Sudafrica. Visto il numero di zambiani che emigra sarebbe facile pensare che le autorià del Paese accolgano questi disperati a braccia apert, ma non e’ affatto cosi’ visto come usano metodi duri per rispedirli nelle proprie terre di provenienza.
Zambia, pugno duro sugli immigrati
Di recente la polizia zambiana ha arrestato 50 clandestini etiopi aventi un’età compresa tra i 14 e i 35 anni e presto inizierà le procedure per rispedirli in Etiopia. Non si tratta un caso isolato, visto che tra il 18 e il 21 Aprile di quest’anno sono stati 142 gli africani clandestini arrestati e deportati. Questi arresti fanno parte di un piano più ampio, che mira a proteggere le frontiere dello Zambia: da tempo le autorità stanno usando il pugno duro contro gli immigrati clandestini, basti pensare che tempo fa hanno cacciato dalla capitale Lusaka diversi africani che vendevano merci per le strade senza avere l’autorizzazione né permessi di soggiorno.
Un approccio logico
Lo Zambia non è l’unico Paese africano a cacciare via immigrati provenienti da altri realtà dello stesso continente: basti pensare alle rivolte anti-immigrati del Sudafrica oppure a come Algeria, Tunisia e Libia respingano allo stesso modo i clandestini che vanno in questi territori in cerca di fortuna: una indubbia dimostrazione di cura verso la propria cittadinanza che dovrebbe essere da esempio.
Giuseppe De Santis