Roma, 21 ott – Nel fitto calendario oberato da impegni di campionato e competizioni continentali la settimana che volge al termine ha visto farsi spazio la Coppa Italia. Tante le squadre di Serie A impegnate in questi sedicesimi “spuri” – le gare giocate infatti sono state solamente otto. Torino sul velluto, colpi di scena a Udine e Cremona. La Samp passa solo dopo ventidue calci di rigore. Diverse anche le compagini del campionato cadetto: tra le altre la nuova Spal di Daniele De Rossi che ha provato nella Genova rossoblu a guadagnarsi una storica partita contro la sua Roma. Ma vediamo cosa ci ha riservato in questo turno la seconda competizione nazionale per importanza.
Coppa Italia, avanti Genoa e Torino
Subito – nel tardo pomeriggio di martedì – uno degli accoppiamenti più attesi. Per l’ex incontrista campione del mondo passare il turno avrebbe voluto dire tornare all’Olimpico da avversario. Tra la determinazione di DDR e i giallorossi si è messo però il Genoa, a cui basta un rigore per raggiungere gli ottavi.
Un pregevole siluro di Radonjic spiana invece la strada al Torino. I piemontesi dilagano nella ripresa, segna anche Pellegri. Partita senza storia, dopo il 4-0 al Cittadella ci sarà il Milan.
Parma di misura, il Monza passa a Udine
Due volte il giovane Strelec, nel mezzo Verde. Nel primo sedicesimo del mercoledì tre colpi mancini permetteranno allo Spezia di affrontare l’Atalanta. Picco ancora imbattuto in questa stagione, è il settimo risultato utile casalingo per gli aquilotti liguri Il Brescia vede quindi sfumare la possibilità di giocare il derby lombardo. Inutile per le volenterose rondinelle il punto del 3-1 di Moreo a tempo ampiamente scaduto.
Nella gara delle 18.00 il bel colpo di testa di Benedyczak spezza l’equilibrio tra Parma e Bari. Vantaggio di misura preservato dall’ottimo portiere locale Corvi. Convincente la prestazione del classe 2001: il prodotto del settore giovanile ducale – terzo portiere dietro gli infortunati Buffon e Chichizola – ha esordito in cadetteria solamente sabato scorso. A gennaio per i gialloblu ci saranno i campioni in carica dell’Inter.
In serata, l’unica gara tra squadre di Serie A si accende a cavallo dei due tempi. Passa il Monza con Valoti, pareggia Perez in apertura di ripresa. Lo stesso difensore si ripete al minuto 68 – dormita su azione d’angolo della retroguardia brianzola – ma dopo quattro giri di lancette i biancorossi sono di nuovo avanti. L’opportunismo di Molina e la sontuosa giocata di Petagna (entrambi entrati subito dopo il raddoppio friulano) firmano il nuovo ribaltone. Al 72′ è il definitivo 2-3 che regala a Palladino la Juventus. L’Udinese infatti nel finale si ferma – per due volte – al palo.
Cremonese ai supplementari, Samp dopo i rigori
Nell’ultimo giorno di coppa Cremonese e Modena si affrontano a viso aperto. I canarini – in inferiorità numerica dal 22′ – tengono testa all’avversario di categoria superiore. Succede (quasi) tutto nell’ultimo quarto d’ora regolamentare: segnano due volte i padroni di casa, gli ospiti pareggiano allo scadere, nel giro di pochi secondi – gravi colpe della difesa giallorossa. Nei supplementari Sernicola con due conclusioni chirurgiche fissa però il 4-2. La banda di Alvini troverà il Napoli.
Ventidue tiri dal dischetto per decidere la disputa tra Sampdoria e Ascoli. Verre firma il vantaggio blucerchiato, Collocolo, un po’ a sorpresa, impatta. Il primo gol da professionista del bianconero Donati sembra chiudere ogni discorso ma Caputo – che di reti nel curriculum ne ha più di duecento – sigla il 2-2. Poi sale in cattedra il portiere italo-ucraino Contini: para due rigori e segna quello decisivo andandosi a prendere il biglietto per Firenze.
Lazio e Bologna concluderanno il quadro degli ottavi. I felsinei regolano il Cagliari grazie ad un’autorete a metà ripresa. Buona la prova degli emiliani. Dopo tre sconfitte e un pareggio al quinto tentativo Thiago Motta centra la vittoria. Come per Cremonese e Samp, la – seppur simbolica – spinta emotiva del passaggio di turno in Coppa Italia potrebbe essere il giusto punto di ripartenza dopo il difficile avvio di stagione.
Marco Battistini