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Coppe europee e Champions League, ecco come sarà l’autunno caldo delle italiane

by La Redazione
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Roma, 28 ago – Riparte la Champions League. Dalla Conference…alla Conference. Il calcio italiano ha inaugurato la campagna europea 2022/23 nella stessa maniera con cui aveva concluso quella precedente: regolando una squadra olandese nella terza competizione continentale per importanza. Dalla rete giallorossa (tutta “azzurra”, Cristante per Mancini che pesca Zaniolo) decisiva per battere il Feyenoord al gol-lampo del viola Nico Gonzalez: anche il Twente, società di Enschede, cittadina posta al confine con la Germania, si è dovuto inchinare davanti a una rappresentante del Belpaese. Coincidenze? Sicuramente. Anche se questa immaginaria linea di continuità che congiunge l’inizio della stagione con la fine della passata fa comunque scaramanticamente ben sperare.

Fiorentina che sarà quindi la settima italiana impegnata nei turni autunnali delle tre coppe. Vediamo cosa ci ha riservato l’urna di Istanbul e quali saranno le avversarie delle nostre compagini. Chiamate a coltivare nel migliore dei modi il seme del trionfo romanista.

Champions League: Milan e Juventus sorridono 

Sorteggio dolce-amaro quello di Champions League. Sorridono i campioni d’Italia: il Milan – unica italiana in prima fascia – si ritrova in un girone decisamente alla portata. Con le modeste Salisburgo e Dinamo Zagabria a completare il raggruppamento ci sarà il Chelsea che, nonostante il recente cambio di proprietà, non ha di certo badato a spese. Oltre 200 milioni per portare in maglia blues (tra gli altri) Koulibaly e Sterling. I londinesi sono il grande ostacolo tra il Diavolo e la prima posizione. Austriaci e croati, nonostante ottime strisce nei rispettivi campionati, non possono turbare il sonno di Pioli.

Soddisfazione anche in casa Juventus. Se i nomi del PSG fanno paura (oltre a Messi, Neymar e Mbappé non dimentichiamo le vecchie conoscenze Donnarumma, Marquinhos, Hakimi, Verratti) occorre ricordare che i parigini – particolarmente in campo continentale – devono ancora dimostrarsi “squadra” nel vero senso del termine. Quindi tutto aperto per la vittoria del gruppo H di Champions League. Non per la qualificazione agli ottavi: troppo grande il divario per Benfica e, soprattutto, Maccabi Haifa.

Gironi di ferro per Napoli e Inter

Affascinante – per dirla con il patron De Laurentiis – il percorso del Napoli. Per un Liverpool a cui è difficile trovare punti deboli, i partenopei affronteranno in Champions League le qualità di un Ajax giovane, insidioso ma traballante in fase difensiva. Chiude l’intensità del Glasgow Rangers, cenerentola da non sottovalutare quando gioca tra le mura amiche.

Missione (im)possibile infine quella dell’Inter. Il Biscione, partito in terza fascia come gli azzurri, è chiamato a superare gli scogli – a dir la verità tali anche nel 2010 – Bayern Monaco e Barcellona. Con il malcapitato Viktoria Plzen nell’ingrato ruolo di vittima sacrificale. Una bella prova di maturità per la truppa di Simone Inzaghi: dopo aver giocato per lunghi tratti (quasi) alla pari con le finaliste della scorsa stagione, il nuovo cammino europeo nerazzurro dovrà rasentare la perfezione. Lautaro e Lukaku si dimostreranno all’altezza di Mané e Lewandowski?

Europa League, le romane vogliono essere protagoniste

Scendendo in Europa League troviamo le romane, entrambe teste di serie. La Lazio è inserita nel gruppo F insieme a Feyenoord, Midtjylland e Sturm Graz: urna morbida per Immobile e compagni. Ancora meglio i cugini giallorossi, sorteggiati insieme a Real Betis, Ludogorets e HJH Helsinki. Vale a dire un passaggio dovuto per chi punta alla finale del  31 maggio alla Puskas Arena di Budapest.

Fiorentina, obiettivo bissare la Conference

Come anticipato in apertura sarà la Fiorentina a rappresentarci in Conference. “Palline” benevole per i viola: evitate le insidie West Ham, Villarreal e Nizza, Italiano se la giocherà – con tutte le carte in regola – contro l’Istanbul Basaksehir, gli scozzesi degli Hearts e l’RFS di Riga (Lettonia). Tornati in Europa dopo un lustro, i toscani possono essere la sorpresa del torneo. L’Eden Arena di Praga non è poi così lontana…

Marco Battistini

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