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Gallagher degli Oasis fregato da Balotelli: mi regalò una maglia falsa

by Andrea Bonazza
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Roma, 11 mag – Chi non conosce gli Oasis? Band musicale della scena Brit-pop che dagli anni novanta conquista il pubblico di mezzo mondo con le sue sonorità. Il frontman indiscusso della band, Noel Gallagher, chiacchierando in tv con l’ex calciatore Ian Wright, nell’ultimo episodio del suo podcast, “Wrighty’s House”, ha ricordato la volta in cui un ex calciatore del Manchester gli ha inviato una maglietta falsa. Come anche il fratello Liam, Gallagher è fin da bambino un grande tifoso del Manchester City e, tra i suoi begnamini che ne hanno indossato i colori, spicca il nome di Mario Balotelli, che definì: il “primo calciatore gangster”.

Gallagher – Balotelli: quasi amici

Oltre che per la musica, Noel Gallagher è noto per essere un grande tifoso di calcio. Ha vissuto la propria gioventù sulle gradinate del vecchio stadio Maine Road e, in più occasioni, ha ammesso di aver fatto parte di due firm hooligan del Manchester City, il Maine Line Crew e gli Young Guvnors. Dal 2010 al 2013, ormai nel nuovo City of Manchester Stadium, a correre in campo con i Citizens c’era allora un giovane Mario Balotelli, divenuto idolo dei tifosi inglesi a causa dell’atteggiamento strafottente del calciatore. In Inghilterra, però, Balotelli si fece conoscere anche per le indubbie qualità tecniche: nel 2011 mise a segno una doppietta nel clamoroso 6 a uno contro i cugini dello United e, nel 2012, servì un assist per Sergio Aguero nel match contro il Queens Park Rangers, che consegnò lo scudetto alla squadra degli Oasis.

La fregatura

Nel corso di un’intervista con Football Focus, Gallagher ha incontrato Mario Balotelli e gli chiesto della celebre maglietta azzurra con la scritta: Why Always Me? (Perchè sempre io?) mostrata al pubblico proprio durante il derby con lo United in risposta alle polemiche della stampa britannica. “Gli ho chiesto dove fosse e mi ha detto che era nella sua casa di Milano – ha raccontato il musicista degli Oasis – Ho chiesto: posso averla? E lui mi ha detto: ok non c’è problema”. Passano però i mesi, i due si incontrano altre volte senza che il calciatore fornisca la maglia all’artista e puntualmente Gallagher insiste per ottenerla. Alla fine, forse stressato dalle insistenze del cantautore inglese, Balotelli fece recapitare il “cimelio” a Gallagher.

“Ero in tour in Corea e ricevo una chiamata dal mio ufficio – racconta il chitarrista – è arrivato un pacco da parte del Manchester City, mi dicono. Mi faccio mandare la foto ed era la maglietta, ma non quella vera. Mario ha fatto fare una copia falsa, sperando che non me ne accorgessi”. A caval donato non si guarda in bocca, si diceva una volta; ma data l’indole polemica e un pò viziata dei due personaggi in questione, non c’è certo da stupirsi per le rispettive reazioni.

Andrea Bonazza

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