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Gattuso parla della sua malattia: “Solo un pazzo come me può stare in piedi”

by Ilaria Paoletti
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Gattuso, malattia

Napoli, 24 dic – Gennaro Gattuso,  tecnico del Napoli, ieri ai microfoni di Sky dopo il match dei partenopei contro il Torino, finito 1-1-, ha parlato sì della partita ma anche della malattia che lo affligge da orma 10 anni e che ora si è riacutizzata.

Gattuso: “Sono stati 10 giorni duri”

Parlando della partita, Gattuso ha detto: “Siamo arrivati scarichi, stanchi, giocatori che ci mancano, pure Lozano oggi. Eravamo scarichi fisicamente. Si poteva fare qualcosa in più, ma teniamoci stretti questo punto. Sono stati dieci giorni duri. Quando si gioca ogni tre giorni come abbiamo fatto noi in questi quattro mesi, ci sta, ora prendiamo questo punto e andiamo avanti”.

“Non sono stato me stesso, giocatori hanno sofferto”

Poi il tecnico del Napoli è passato a parlare della sua malattia all’occhio. E’ un problema vecchio di anni che negli ultimi giorni si è acutizzato: “Anche io non sono stato me stesso in queste ultime settimane”. Gattuso collega la sua malattia anche all’atmosfera nello spogliatoio: Credo che i ragazzi hanno anche sofferto per questo. E voglio fare un appello, a tutti quei ragazzini che non si vedono belli. La vita è bella e bisogna affrontarla senza paura, non bisogna nascondersi”.

“Tutto andrà a posto e sarò più bello …”

“Se non sono arrivati dei risultati negativi è anche colpa mia” commenta Gattuso “Tranquilli che non muoio. Io ho una malattia auto-immune, si chiama miastenia, e per la terza volta in dieci anni che mi è presa questa malattia. L’occhio andrà al suo posto e sarò più bello il più presto possibile. I ragazzi mi sono stati vicini, ma sono stato male, ho fatto tanta fatica, perché il problema non è solo vedere doppio, solo un pazzo come me può stare in piedi“. E poi, un conclusione a suo modo “romantica”, almeno per chi ama il calcio: “Perché non è facile vedere doppio ventiquattro ore al giorno. Bisogna accettarlo e cede di peggio nella vita, se un giorno devo decidere che non ci sono più, spero di farlo in un campo di calcio“.

Ilaria Paoletti

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2 comments

Fabio Crociato 24 Dicembre 2020 - 12:24

Miastenia…, ma cosa ingurgiti per essere conciato così? Che sangue sei, che prodotti industriali mangi, che farmaci ti rifilano di continuo… Gattuso ma non gatto… che capisce al volo, senza colpir di testa. In bocca al lupo.

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