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Ma chi sei, Pelé?

by Eugenio Palazzini
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pelé, giocata

Roma, 30 dic – Il re è morto. E’ volato via ieri sera, all’età di 82 anni, a San Paolo. In Brasile sono stati decretati tre giorni di lutto per la morte di Pelé, il più titolato campione della storia dei Mondiali di calcio, unico ad averli vinti tre volte, oltretutto sempre da protagonista. Per tutti è stato il più grande calciatore brasiliano di sempre, per molti il più grande in assoluto. Su O Rey troverete in rete di tutto: i video dei suoi gol, i racconti di chi ha strabuzzato gli occhi vedendolo danzare in campo, elogi, encomi, rivelazioni clamorose di qualche episodio della sua straordinaria vita. E pure qualche lacrimuccia italiana, per quel Mondiale messicano che solo lui, con quel Brasile fenomenale, poteva soffiarci, inaugurando la finale con un gol sensazionale.

Ma chi sei, Pelé?

Chi scrive non lo ha mai visto giocare, non ricorda i suoi gol memorabili, non ha curiosi aneddoti da rimembrare e proporre a voi lettori. Paradosso: poco importa. Perché come tutti, anche i nati troppo tardi per averne ammirato le imprese calcistiche, quella frase l’ha tirata fuori in apparenza senza un perché. Quella frase che tirando i primi calci al pallone, da giovanissimo pulcino, in una qualunque partitella tra amici, ognuno di noi avrà pronunciato almeno una volta. Quella frase tanto inflazionata quanto inevitabile, tra convinzione di aver apprezzato un grande numero e inguaribile ironia fanciullesca: “Ma chi sei, Pelé?”.

No, nessuno era Pelé, nessuno lo è mai stato, nessuno lo sarà mai. Fuor di retorica, non significa che Pelé sia insuperabile, qualunque record può essere battuto e un fenomeno più fenomeno del fenomeno può sempre nascere. Non è neppure questione di paragoni, a proposito di vexata quaestio: “Era più forte Pelé o Maradona?”. Risposta impossibile, ognuno manterrà la propria idea, dettata essenzialmente da un istinto, un amore infantile, un’appartenenza.

Gli Dei non si mettono mai a confronto, neppure quelli del calcio. Com’è possibile allora che, ancora oggi, a distanza di cinquanta anni dall’ultima coppa del Mondo alzata al cielo da O Rey, ci siano piccoli calciatori in erba che di tanto in tanto, tra il serio e il faceto, urlano: “Ma chi sei, Pelé”?. Non chiederselo mai, crederci sempre, essenza del mito. Mistero di ogni leggenda che si rispetti. Fascino della storia assurta a mito, per puro istinto.

Non curatevi di chi oggi si chiederà chi era il più forte. Addio O Rey, palleggia per noi tra le nuvole, con la mano di Dio.

Eugenio Palazzini

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2 comments

jenablindata 30 Dicembre 2022 - 1:01

blah,blah,blah.

tutti lì ad incensare il calciatore,l’idolo sportivo,il campione delle folle.

quasi come se un uomo fosse solo questo….quello per cui viene osannato dovunque.

io non lo ho mai conosciuto e nemmeno me ne è mai fregato una cippa di vederlo giocare,visto che ODIO il calcio,letteralmente.

però tanti anni fa ho visto per caso una sua intervista…
in cui il cronista gli ha chiesto perchè si era rifiutato di farsi fotografare in quel momento…oltre che in parecchie
altre occasioni e anche in molte pubblicità.
e lui ha vuotato il bicchiere che stava bevendo e poi ha risposto,più o meno:

“io sono un simbolo…per milioni di ragazzi in tutto il mondo.
qualcuno da inseguire,da cercare di emulare.
il sogno di potercela fare,nonostante tutto…
perchè io ce l’ho fatta,nonostante tutto.
e come tale ho una responsabilità verso di loro:
quindi non voglio essere ripreso o fotografato mentre fumo,mentre bevo alcolici o in compagnia di persone discutibili”

già solo questo,per me..
VALE ORO,in questo mondo di deficienti marci dentro.

quindi che posso dire?
hai avuto una buona vita,edson.
sei morto anziano e circondato dalla tua famiglia,
e sarai rimpianto da loro,dai tuoi amici e da coloro che ti conoscevano bene…
e ricordato,da molti che nemmeno ti hanno mai visto davvero.

ricordato
PERFINO da me,che non ti ho mai visto nemmeno giocare:
solo per quel lampo di grandezza spontanea che ho scoperto
durante due minuti di intervista vista per caso….
e che molti dei cosidetti “potenti” di oggi…
che vivono solo per apparire,
non riescono a raggiungere:
nemmeno dopo una vita di sforzi.

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Giuseppe Ottina, l'italiano che ha scoperto Pelé - 15 Gennaio 2023 - 10:31

[…] 15 gen – Sono passate poco più di due settimane da quando il mondo del pallone ha salutato a malincuore Pelé, uno dei maggiori protagonisti della sua secolare storia. Si è sempre parlato poco del […]

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