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Abusi sessuali di giovani tra i 16 e i 18 anni, in carcere il capo di una Onlus di volontariato

by Aldo Milesi
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abusi onlus

Roma, 5 giu — Approfittava della propria posizione al vertice di una Onlus di volontariato per guadagnarsi la fiducia dei giovanissimi volontari — tra cui alcuni minorenni — ed esercitare su di loro pressioni psicologiche, costringendoli a consumare rapporti carnali: è ora accusato di violenza sessuale continuata il 50enne romano presidente della sede di un’associazione di volontariato nel quartiere Appio Tuscolano (Castelli Romani). L’uomo si trova in carcere.

Presidente di una Onlus fermato per abusi su dieci giovani

Il lato oscuro della solidarietà si nascondeva in quell’uomo «particolarmente attratto dai ragazzi», così come lo descrivono alcuni volontari dell’associazione. Ragazzi tra i 16 e i 18 anni — questa l’età delle sue dieci vittime — obbligati con ricatti e insistenze ad avere rapporti sessuali con lui. Gli abusi, stando a quanto riportato dal Messaggero, sarebbero emersi grazie alla testimonianza fornita da una ragazza, amica delle vittime, alla sua psicologa nel corso di una seduta. «Lo ha violentato nella sede [della Onlus, n.d.r.], con una mano gli tappava la bocca e intanto abusava di lui. È scioccato, sono disperata ho paura che faccia una sciocchezza», ha spiegato la ragazza alla terapeuta.

Le indagini

Dopo aver riscontrato la veridicità della testimonianza dell’assistita, la psicologa ha tempestivamente segnalato il caso al commissariato di polizia di Marino, fornendo tutti i particolari emersi dalla seduta. Allo scattare delle indagini gli inquirenti hanno raccolto le testimonianze dei volontari impiegati nella Onlus, che hanno reso possibile l’arresto del 50enne. L’uomo era conosciuto nella comunità come «una persona perbene, stimata e gentile con tutti». Dietro la facciata «casa e Onlus» si sarebbe celato un predatore sessuale che utilizzava la propria posizione all’interno dell’oganizzazione per ricattare i giovani oggetto delle sue sordide mire sessuali, minacciando di allontanarli dall’associazione o di negare loro referenze per futuri impieghi se non avessero ceduto alle sue pressioni. Gli abusi, prolungati per due anni, avevano luogo nella sede dell’associazione.

Aldo Milesi

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