Roma, 24 ott ā Episodio quantomeno singolare quello che si sono trovati a vivere i Carabinieri in servizio nella caserma di Guidonia Montecelio, Comune alle porte di Roma: nella serata di ieri, infatti, si ĆØ presentato in caserma un trentenne cittadino albanese giĆ noto alle forze dellāordine in quanto sottoposto a regime di detenzione domiciliare. Lāuomo ha letteralmente pregato i militari di trarlo in arresto e tradurlo in carcere. Il motivo? L’uomo reputava la convivenza con la compagna del tutto intollerabile.
Cittadino albanese ai domiciliari prega i carabinieri di arrestarlo
Ā«Non la sopporto più, meglio la galeraĀ», avrebbe riferito agli stupefatti militari dell’Arma. Ai Carabinieri, una volta compreso che non si trattava di uno scherzo ed essendosi comunque lāuomo allontanato da casa senza permesso del magistrato, non ĆØ restato altro che esaudire la curiosa richiesta dell’albanese. Una volta sottoposto ad arresto, per evasione, i Carabinieri hanno informato lāautoritĆ giudiziaria che ha disposto la traduzione dellāalbanese in carcere.
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Nonostante lāepisodio del cittadino albanese possa far sorridere, non si tratta della prima volta in cui un detenuto ai domiciliari reputa preferibile la cella di un carcere a una convivenza ritenuta impossibile. Tanto che di simili vicende si ĆØ dovuta occupare anche la Corte di Cassazione penale. Come la sentenza numero 36518 del 2020, in cui si ĆØ ritenuto colpevole un soggetto che, sottoposto ai domiciliari, si era allontanato per recarsi presso le forze dellāordine in quanto Ā«vittimaĀ» di una convivenza altamente problematica. I casi di allontanamento forzato dai domiciliari per difficoltĆ coniugali sono tutt’altro che rari.
I lockdown non hanno aiutato
E cāĆØ certamente da scommettere che due anni ormai di limitazioni della libertĆ imposte dalle autoritĆ per contrastare la pandemia di Covid ā a prescindere dai regimi di restrizione disposti dalla magistratura ā non abbiano agevolato le convivenze. Specialmente in contesti socialmente problematici, nelle periferie o in case estremamente piccole, come nel caso dell’albanese in questione.
Cristina Gauri
1 commento
Quando l’ esistenza ĆØ ridotta a passare da una galera all’ altra…
Comunque, gentile C. Gauri, le limitazioni della libertĆ , causa incapacitĆ /impotenza dei poteri nella corretta gestione della sozzura sino-virus, hanno colpito duro anche nelle famiglie spezzate a metĆ (per motivi di lavoro od altro), per un periodo oltremodo lungo, protrattosi inaspettatamente. La “Primavera 2020” resta indimenticabile!