Dopo il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, secondo cui “i nostri servizi di intelligence ci dicono che non ci sono informazioni di infiltrazioni terroristiche nei barconi di migranti” (ma era stato lui stesso a lanciare l’allarme solo pochi mesi fa), ora arriva anche l’ineffabile Angelino Alfano: “Finora non ci risultano tracce di presenze di terroristi sui barconi”.
Tutto va bene, appunto. Sull’altra sponda del Mediterraneo, tuttavia, sono meno convinti.
Abdul Basit Haroun, consigliere del governo libico di Tobruk, ha infatti riferito alla Bbc che l’Isis usa “i barconi per i suoi uomini che vuole inviare in Europa perché la polizia europea non può sapere chi è membro di Isis o chi è un normale profugo”.
Secondo Haroun l’obiettivo di questi jihadisti inviati in Europa è avere sul posto miliziani utili per effettuare attacchi in Europa “non per oggi o per domani, ma in futuro”.
Già all’inizio dell’anno, ricorda la Bbc, Frontex aveva avvertito della “possibilità” che i foreign fighters unitisi all’Isis per combattere in Iraq e Siria stessero usando le rotte migratorie clandestine per entrare in Europa.
Gli unici a ritenere che va tutto bene sono i membri del governo italiano. Purtroppo per noi.
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