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Annunci di lavoro falsi: come evitare quest’autentica piaga

by La Redazione
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Gli annunci di lavoro falsi sono una realtà che, purtroppo, ricorre con una certa frequenza in Italia, e per evitare di incapparci è utile rispettare alcune accortezze.

Prima di entrare nel dettaglio, tuttavia, è utile chiedersi: ma per quale motivo si pubblicano annunci di lavoro falsi?

Perché c’è chi pubblica annunci di lavoro falsi?

Quella in questione non è una semplice bravata, bensì è un’operazione dietro cui si celano, in genere, degli intenti ben precisi.

Anzitutto, si possono pubblicare annunci falsi per reclutare candidati a posizioni lavorative che, in realtà, sono profondamente diverse da quanto annunciato, posizioni lavorative con tutele minime o assenti per le quali difficilmente perverrebbero delle candidature laddove si spiegasse nel dettaglio di che cosa si tratta.

Altrettanto frequente è che i curriculum pervenuti vengano utilizzati per scopi del tutto differenti, ad esempio per delle operazioni di marketing: i contatti recuperati tramite questa tecnica disonesta, ad esempio, possono essere illegalmente rivenduti a chi fa attività di teleselling ed è in cerca di nuove persone da contattare.

A livello generale, ad ogni modo, disporre di dati personali di altri soggetti reperiti tramite l’ottenimento del loro curriculum è purtroppo un qualcosa che il malitenzionato può utilizzare in molti diversi modi, ecco perché evitare questo tipo di annunci è molto importante.

Quali sono gli spazi web più “a rischio”

Potenzialmente, un annuncio di lavoro falso può essere pubblicato pressoché ovunque, tuttavia ci sono dei portali in cui questo rischio è ben più frequente.

Alcuni siti Internet dedicati alla ricerca di lavoro sono molto professionali e, infatti, nei medesimi non si notano mai degli annunci truffaldini, altri invece, principalmente portali di carattere generalista in cui chiunque può pubblicare gratuitamente senza specificare particolari informazioni, presentano un rischio ben più elevato.

Nei siti Internet privati delle agenzie interinali, inoltre, il rischio di imbattersi in annunci falsi è nullo: queste agenzie infatti pubblicano annunci per conto dei propri clienti, di conseguenza prima di avviare le loro ricerche effettuano tutte le verifiche del caso. Ne va, d’altronde, della loro stessa reputazione.

Veniamo al dunque, e cerchiamo di capire come si può stare alla larga da questo genere di annunci.

Come va analizzato un annuncio di lavoro

Sicuramente un annuncio reale deve essere completo nelle informazioni, dunque deve specificare il nome dell’azienda, il tipo di mansione per la quale si cerca un lavoratore e, possibilmente, anche il tipo di contratto proposto e il livello di inquadramento.

Un’informazione fondamentale, che non dovrebbe mai mancare in un annuncio di lavoro, è inoltre la partita IVA dell’azienda che pubblica l’inserzione.

La partita IVA è un codice che viene legalmente assegnato ad ogni attività e che la identifica in modo univoco, e se si è dinanzi a un annuncio di lavoro può essere utile effettuare un controllo specifico: le modalità con cui eseguire il controllo partita IVA sono specificate nel dettaglio nel sito web della società Predeion.

Eseguita la verifica è utile accertarsi che la mansione ricercata sia coerente con il tipo di attività svolta dall’azienda (un negozio di articoli sportivi, ad esempio, non pubblicherebbe di certo un annuncio relativo alla ricerca di uno chef).

Se tutto combacia ci si può ritenere abbastanza tranquilli, ma c’è tuttavia un’altra eventualità da considerare, ovvero che chi ha pubblicato l’annuncio falso abbia inserito la partita IVA di un’azienda totalmente estranea alla pubblicazione.

Questo è ovviamente un reato molto grave, e se l’azienda lesa intraprende un’azione legale mirata, il soggetto che ha pubblicato l’annuncio falso può senz’altro esser chiamato a rispondere in Tribunale.

Se si riescono a reperire dei contatti dell’azienda dichiarata nell’annuncio, ad esempio una mail nel sito Internet ufficiale, si può ad esempio inviare una copia del link chiedendo se la stessa sta effettivamente attuando una selezione e se il curriculum può essere inviato in sicurezza.

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