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L’atleta gay candidata al Coni: “Porterò valori vegani e Lgbt nello sport”

by Cristina Gauri
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LGBT ATLETA

Roma 7 dic – Antonella Bellutti, ciclista su strada e bobbista olimpionica nonché – e soprattutto –  attivista Lgbt presenta la sua candidatura per il Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) in vista delle elezioni della prossima primavera. Bellutti, due ori olimpici conquistati in discipline diverse, ad Atlanta 1996 e Sydney 2000, oggi è docente, formatrice, dirigente sportiva e imprenditrice turistica. E vuole chiaramente declinare lo sport secondo il paradigma Lgbt, come se a qualcuno – a parte gli attivisti Lgbt e progressisti «alleati» appecoronati alle lobby gay – importasse qualcosa delle  preferenze sessuali degli atleti in questione.

Un’attivista Lgbt al Coni?

«Non è facile scegliere di mettersi in gioco. Esporsi a rischi e fatica. Ma per una persona come me sarebbe peggio non farlo, soprattutto per quella che ritengo una giusta causa. Sento la candidatura necessaria perché in questo modo esprimo la mia gratitudine per il mondo dello sport, anche se non sarà facile sfidare un sistema di gestione del potere consolidato e maschile, una vera roccaforte». Che sfida, enorme in questo 2020 che si ritrova praticamente ostaggio delle lobby Lgbt e del ricatto femminista.

Declinare lo sport secondo il verbo vegan e Lgbt

Ma vediamo che cosa dice: «Sono felice di affrontare questa sfida come donna, come atleta, come vegana e come rappresentante della comunita’ Lgbt – ha spiegato Antonella Bellutti – Vorrei che noi atleti fossimo capaci di fare un ulteriore salto di qualita’: vederci al vertice dello sport italiano deve diventare normale». Ma una volta ai vertici non ci andava chi otteneva le prestazioni migliori, indipendentemente di cosa mangiasse o combinasse in camera da letto? «Vorrei liberare lo sport dalle logiche di potere e burocrazia che lo tengono imbrigliato: e’ arrivato il momento di cambiare e io ho idee libere da pregiudizi perché ho conosciuto direttamente le discriminazioni e sono riuscita a liberarmene».

L’importante non è vincere, ma il gender

«Il rinnovamento necessario – spiega pomposamente Bellutti – deve essere portato avanti riconoscendo allo sport un valore costituzionale e la tutela di un ministero con portafoglio». «Sono contenta – ha concluso – di aver sentito nei giorni scorsi il presidente Malagò, con cui condivido l’amore per lo sport. E sono convinta che nascerà un confronto leale. L’importante non è vincere ma partecipare, diceva il barone de Coubertin. Ma lui, contrario allo sport femminile, si riferiva soltanto agli uomini». Per la Bellutti quindi l’importante non sarà vincere, ma il gender. Sport italiano, sei avvertito: la dittatura Lgbt sta per cominciare.

Cristina Gauri

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11 comments

SergioM 8 Dicembre 2020 - 2:05

Per fare sport bisogna essere FROCI e MANGIARE di MERDA ??????
Cazzo , non me ne sono mai accorto …. e ho + di 60 anni …..

… con simili idee di MERDA …. non vinceremo più un CAZZO !!!!
ma a Mago Malagò che gli frega , basta che lo paghino ……

Finocchi malnutriti …. persino le DONNONE della DDR gli farebbero il culo … ah , che scemo , sai che GODURIA per lovo …..

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Maria 8 Dicembre 2020 - 6:54

In che senso non vinceremo mai una cazzo? Sergio, ma ha capito che questa ha vinto due ori olimpici in due discipline diverse in due edizioni consecutive? Penso sia l’unica donna al mondo ad averlo mai fatto.

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Fabio Crociato 10 Dicembre 2020 - 11:20

La questione lascia due possibilità: o ha gareggiato con altre più seghe di lei, oppure la famiglia sua, in tavola, le faceva trovare tante proteine-carne. Questa essendo quasi sicuramente di sangue A, ha avuto una forma di repulsione da eccessi carnivori, ipersensibilità reattiva, senza rendersi conto dell’ input energetico, al momento vincente, comunque acquisito. Quindi da chiederLe: sangue A e vegana da sempre?!?!
Questione più complessa quella Lgbt… Comunque a mio avviso da studiarsi non sottovalutando per niente, anzi, la alimentazione (specie dal punto di vista della sua forte industrializzazione)… Spunto da analisi senza presunzione.

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SergioM 11 Dicembre 2020 - 2:47

Pensavo fosse abbastanza chiaro che l’ immagine retorica “Frocio Malnutrito” fosse l’ opposto del concetto ATLETICO OLIMPICO (classico non quello del Marchese Franzuso…) “Kalos kai agathos.”

Cara @Maria , immagino lei sia giovane … io purtroppo NO , e ricordo le atlete della DDR ……
FINTE donnone che vincevano tutto alle Olimpiadi ….

Lei ricorda Ben Johnson ??? Oro e record mondiale sui 100 m 9 secondi e 79 …..
Tituli ANNULLATI per DOPING !!!!

La sua beniamina ? Pulita ? SICURA ????

Non mi frega con chi hai rapporti sessuali e come ….
ma LGBT significa CARICARSI di ORMONI , brevemente DOPING , in alcuni farmaci ,anche banali è presente la scritta DOPING …..

Mi diverto col Wrestling …. ma NON lo chiamerei sport , se vogliamo veder gareggiare dei MOSTRI ….
OK , ma allora NON chiamatele OLIMPIADI , Atletica etc , infatti il CIO ha già inserito uno STUPIDO balletto al posto del Karate …… Capirei la Capoeira ….

Per l’ alimentazione , mangi pure male come vuole …
io sono un felice Beefeater .
Vegano
Lunga digestione , flatulenza , gonfiori addominali …
ma …. attenzione alle carenze di ferro e altri metalli ,
integri con Multicentrum (e non mi pagano per dirlo) …..
Se un vegano ne fa una questione “morale” ….. ricordo che , Hitler ed Himmler erano vegani , astemi e non fumavano , non mi pare godano di grandi SIMPATIE …. soprattutto tra gli Ebrei …..

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L’atleta gay candidata al Coni: “Porterò valori vegani e Lgbt nello sport” - 8 Dicembre 2020 - 2:20

[…] L’atleta gay candidata al Coni: “Porterò valori vegani e Lgbt nello sport” proviene da Il Primato […]

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Fabio Crociato 8 Dicembre 2020 - 9:38

Quanta ignoranza alimentare che circola, figuriamoci poi sulle conseguenze di ciò ed il resto…
Se almeno avesse pilotato anche pattumiere imparava di più.

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Stefano 8 Dicembre 2020 - 11:46

Io un’idea ce l’avrei: eliminare la separazione uomo/donna nelle competizioni, mettiamo tutti assieme, e vinca il (la/lo) migliore… ci sarebbe da sganasciarsi dal ridere!

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jenablindata 8 Dicembre 2020 - 11:23

no,guarda…non si possono sentire queste schifezze:
tenete le tematiche lgbt,femministe e vegane,

FUORI DALLO SPORT.

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Dentro la breakdance, fuori il karate. Le novità per le Olimpiadi di Parigi 2024 - 9 Dicembre 2020 - 2:23

[…] anche i podi: 329, ovvero dieci in meno sempre rispetto all’edizione giapponese. Ci sarà poi la questione politicamente corretta della parità di genere, che oltre alla soppressione della 50 km di marcia porterà ad una […]

Reply
Dentro la breakdance, fuori il karate. Le novità per le Olimpiadi di Parigi 2024 – Notizie Dal Mondo 9 Dicembre 2020 - 4:06

[…] anche i podi: 329, ovvero dieci in meno sempre rispetto all’edizione giapponese. Ci sarà poi la questione politicamente corretta della parità di genere, che oltre alla soppressione della 50 km di marcia porterà ad una […]

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Yo 24 Dicembre 2020 - 12:23

ma pensate ad allenarvi invece di tirare in mezzo questioni che non c’entrano un mazza!!!!!!!!!!!

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