Roma, 9 mar – Quando la stupidità incontra il fanatismo antifascista – ed è un evento piuttosto frequente – spuntano fuori scempiaggini talmente avvilenti da lasciare senza parole. A volte però, pur restando nell’alveo dell’idiozia, certi compagni tengono a farci sapere di non amare la patria, men che meno i termini ad essa legati. Prova ne sia quanto accaduto a Bologna, dove la giunta Pd ha deciso di modificare la toponomastica di piazze, vie e pure giardini. Come? Mettendo al bando la parola “patriota”. Da ora in poi, come riportato da Il Resto del Carlino, “per descrivere chi combatté il nazifascismo” si userà soltanto “la denominazione ‘partigiano’ o ‘partigiana’”.
A Bologna al bando la parola “patriota”, nelle strade solo “partigiano” e “partigiano”. Ecco perché
D’altronde, penserete, se preferiscono definire così certi personaggi, affari loro. In qualche modo ci stanno dicendo che a loro avviso non combattevano per la patria. “I sottotitoli sono delle brevi frasi che abbinate ai toponimi hanno la funzione di descrivere la persona a cui è dedicato un determinato luogo pubblico”, si legge in una nota della giunta Pd. Ma davvero? E noi che pensavamo fossero degli apostrofi rosa tra le parole “t’amo”. Sta di fatto che, fa notare l’arguta amministrazione bolognese, “nel corso dei decenni i sottotitoli legati alla lotta partigiana sono stati indicati con termini diversi: patriota, patriota del secondo Risorgimento, caduto per la liberazione, partigiano”. Adesso invece, grazie a una nuova prodigiosa delibera, si prevede che i sottotitoli “vengano uniformati con l’utilizzo del termine ‘partigiano’ o ‘partigiana‘, specificando inoltre l’eventuale onorificenza al merito”.
Ma non è tutto, perché giusto per non farsi mancare un altro atto utilissimo alla cittadinanza, la giunta bolognese ha pensato bene di recepire un’utilissima richiesta dell’impareggiabile Anpi. Il Comune aggiungerà ordunque il sottotitolo “Battaglia dell’Università” a via XX Ottobre 1944 e il sottotitolo “Studente universitario partigiano” a piazza Antonino Scaravilli. Una svolta epocale. “Con questa scelta l’amministrazione ribadisce la volontà di valorizzare tutte le protagoniste e i protagonisti della Resistenza e di preservare la memoria di coloro che persero la vita per ridare dignità all’Italia”, ha dichiarato al riguardo l’assessore alla Toponomastica, Simone Borsari. Tutto molto interessante. In ogni caso da ora in poi tutti sapranno, almeno a Bologna, chi non chiamare più “patriota”.
Alessandro Della Guglia
4 comments
Insistono perché ora come allora vogliono instaurare la loro dittatura… Maledetti… Non li sopporto più
dicono “protagonisti della Resistenza e di preservare la memoria di coloro che persero la vita per ridare dignità all’Italia”
Renderci una colonia USA che ci occupa con un trattato ancora segreto da oramai quasi 80 anni si chiama ridare dignità all’ Italia ?????
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