Brescia, 16 lug — L’ennesimo, vergognoso sfregio del ricordo di Norma Cossetto e di tutti gli infoibati ed esuli giuliano-dalmati è avvenuto l’altra notte a Manerba del Garda, in provincia di Brescia. Ignoti vandali — possiamo facilmente indovinarne l’estrazione politica — hanno divelto e rubato la targa intitolata a Nidia Cernecca, profuga istriana e cittadina onoraria di Manerba, e Norma Cossetto, la giovane studentessa torturata, stuprata e infoibata in Istria dai partigiani titini e insignita post mortem della medaglia d’oro al valor civile attribuita dal presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi.
La targa a Norma Cossetto sfregiata per l’ennesima volta
L’atto vandalico è avvenuto nella notte tra mercoledì 14 e giovedì 15 luglio nel parco pubblico che l’amministrazione comunale ha intitolato alle due martiri dei massacri. «È un gravissimo atto di inciviltà e ignoranza, che condanniamo fermamente», dichiara in un comunicato il sindaco di Manerba del Garda Flaviano Mattiotti. «Nemmeno il tempo di inaugurare l’intitolazione del parco pubblico adiacente al Piazzale Martiri delle Foibe, che la targa riportante il nome delle due vittime di quello che è stato uno dei momenti più bui del ‘900 è stata divelta dalla roccia su cui era stata installata e fatta sparire», prosegue Mattiotti.
Non c’è pace per gli infoibati
Gli fa eco l’assessore alla Cultura Noemi Avigo. «Con questa deprecabile azione si è voluto lanciare un inaccettabile messaggio politico. Manerba si sente responsabile e coinvolta nella storia d’Italia, portando avanti il ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani-fiumani-dalmati. Questo gesto ignobile è l’ennesimo sfregio alla memoria collettiva. Nidia e Norma — conclude — sono due donne simbolo di coraggio e di italianità, testimoni di una violenza inaudita che per molti anni è stata volutamente taciuta e nascosta. La certezza è che noi continueremo a combattere e portare avanti il loro messaggio, in nome della Verità, ripristinando la targa che è stata rubata».
Cristina Gauri
2 comments
Una cosa è certa.
Questo accanimento per la memoria di Norma non è normale.
Onore a Norma Crosetto. Si vede bene come alcuni fanno di tutto per non far ricordare i moltissimi omicidi quasi tutti impuniti fatti anche dopo la “liberazione” ai danni di semplici cittadini da parte di alcuni partigiani comunisti.