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Casi di trombosi anche per vaccino Johnson & Johnson? Ema avvia revisione

by Alessandro Della Guglia
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johnson & johnson, vaccino

Roma, 9 apr – Casi sospetti di trombosi anche dopo il vaccino Janssen di Johnson & Johnson. Dopo la bufera scoppiata su AstraZeneca, adesso ci sono segnalazioni di eventi tromboembolici negli Stati Uniti dopo la somministrazione del vaccino J&J. Di conseguenza il Prac, il comitato per la sicurezza dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), ha avviato una revisione su questo farmaco. L’obiettivo è analizzare le segnalazioni in questione, che evidenziano formazione di coaguli di sangue – con conseguente ostruzione di un vaso – in persone che hanno ricevuto questo farmaco anti Covid.

Johnson & Johnson, i casi di trombosi negli Usa

“Dopo la vaccinazione con il Janssen sono stati segnalati quattro casi gravi di coaguli di sangue insoliti con piastrine basse. Un caso si è verificato in uno studio clinico e tre casi durante la campagna vaccinale negli Stati Uniti. Uno di questi è stato fatale”, si legge in una nota di Ema. Si tratta dunque di alert che “indicano un ‘segnale di sicurezza’, ma al momento non è chiaro se esista un’associazione causale tra la vaccinazione con il Janssen e queste condizioni. Il Prac sta indagando su questi casi e deciderà se potrà essere necessaria un’azione normativa, che di solito consiste in un aggiornamento delle informazioni sul prodotto”, precisa l’Agenzia europea del farmaco.

Vaccino in arrivo anche in Italia

Il vaccino di Johnson&Johnson è attualmente usato soltanto negli Stati Uniti, con precisa autorizzazione all’utilizzo in emergenza. Mentre in Europa non è ancora stato somministrato. L’Unione europea ha infatti autorizzato l’utilizzo di questo vaccino lo scorso 11 marzo e la somministrazione è prevista a partire dalle prossime settimane. Quindi, come detto, i casi di trombosi non sono avvenuti in territorio europeo. A giorni comunque, salvo chiaramente eventuali blocchi dettati dall’Ema, questo vaccino dovrebbe arrivare anche in Italia. E’ monodose e per questo non necessita del richiamo. Motivo per cui il governo italiano conta di poterlo utilizzare per accelerare la campagna di immunizzazione. Da capire a questo punto se potrà essere davvero così.

Casi di perdita capillare dopo AstraZeneca?

Nel frattempo il Prac di Ema ha avviato una revisione pure in seguito a segnalazioni di sindrome da perdita capillare in persone vaccinate con AstraZeneca. Sono cinque i casi segnalati di questo disturbo, caratterizzato da fuoriuscita di fluido dai vasi sanguigni che causa gonfiore dei tessuti e calo della pressione. Anche in questo caso però non è chiaro se vi sia una correlazione tra vaccino AstraZeneca e perdita capillare.

Alessandro Della Guglia

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