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Claudio Colosio non è più nel comitato scientifico della Regione Lombardia

by Eugenio Palazzini
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Colosio, Ramelli

Roma, 17 apr – Claudio Colosio non fa più parte del comitato tecnico scientifico della Regione Lombardia. L’attuale medico, che nel 1975 prese parte al barbaro agguato omicida nei confronti di Sergio Ramelli e per il quale fu poi condannato, non figura più nell’elenco della task force istituita dalla Lombardia per contrastare il coronavirus. Dopo il nostro articolo a riguardo, la direzione generale Welfare della Regione ha comunicato infatti che è stata aggiornata la composizione del comitato tecnico scientifico.

Viviana Beccalossi, consigliere regionale e presidente del Gruppo Misto, ha sollecitato nel pomeriggio la revoca della nomina di Colosio e adesso plaude alla decisione: “Grazie di cuore al presidente Attilio Fontana che, accogliendo praticamente in tempo reale il mio appello, ha sanato una ferita che sarebbe stata inaccettabile. Non avevo dubbi sulla sua sensibilità, in quanto nessuna competenza scientifica potrà mai cancellare il passato e il più atroce dei delitti. Bene così”.

Dello stesso avviso Carlo Fidanza, europarlamentare di FdI: “GIUSTIZIA È FATTA. Regione Lombardia ha appena emanato la nuova composizione della task force sulla “fase 2”, di cui non fa più parte Claudio Colosio, condannato per l’omicidio di Sergio Ramelli. Siamo felici che le nostre richieste siano state ascoltate. Ciao Sergio, vegliamo su di te”, ha scritto Fidanza su Facebook.

Eugenio Palazzini

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7 comments

luigi 17 Aprile 2020 - 7:19

Bene, c’è proprio da essere orgogliosi: Bravi a sorvegliare sempre! in memoria di Sergio, PRESENTE!

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Raffo 17 Aprile 2020 - 10:46

Si potrebbe scrivere un libro su nomine,consulenze e trattamenti di favore destinati ad ex terroristi comunisti pluri assassini, con condanne all’ergastolo ma stranamente liberi di circolare e spargere il loro veleno comunistoide…….una ignobile vergogna nazionale. E qualcuno parla ancora di istituzioni e correttezza istituzionale……..patetici e mediocri sinistri.

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Fabio Crociato 18 Aprile 2020 - 1:40

Beccalossi, Fidanza, ecc., siete sicuri di non prendervela sempre con la manovalanza, più o meno giustamente castigata, tralasciando che sorridete, interloquite, lavorate, sopportate, subite, sottostate a taluni complici, mandanti, collusi nella “rivoluzione culturale italiana para maoista”, oggi, a vari livelli, inseriti nel potere o para-potere?
Da uno dei pochissimi (4) che “picchettava” sotto casa Ramelli, subito dopo la Sua scomparsa.
A Sergio…, un abbraccio, speriamo di ritrovarci tutti nel aldilà.

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Bracco 18 Aprile 2020 - 2:08

Il povero Ramelli non era nemmeno maggiorenno quando è stato assassinato.
E organi di questo staterello canaglia giustificavano gli assassinii solo per appartenenza politica.
Che Sergio fosse stato di destra o sinistra poco importa: non si può essere assassinati solo per la propria appartenenza politica.

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Michele A. 18 Aprile 2020 - 3:04

Ci vogliono far vivere strisciando e piangendo,
ma noi ci alzeremo in piedi e moriremo ridendo!

Così urlavamo nella mia cittadina dopo la Messa
che commemorava il camerata Sergio (Maggio 1975)
Avevo circa 16 anni ed ancora mi commuovo………..

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aMINO VENTO 18 Aprile 2020 - 4:08

GLI ASSASSINI PER QUANTO SI LAVINO LA FACCIA TUTTI I GIORNI NON RIUSCIRANNO MAI A CANCELLARE UN SEGNO, UN TRATTO , UNA RUGA IDENTIFICATIVA DELL’ORRIDO CRIMINE DI CUI SI SONO MACCHIATI CHE LI SEGNA A FUOCO FINO ALLA FINE DEI LORO SQUALLIDI GIORNI, IMPRESSA NELLO SGUARDO CHE NON VEDE, NEL FALSA RISATA CHE NON RIDE.

DI CERTO QUESTE IENE SI SONO BEN CIBATE DELLA COMPLICITA’ DI UN REGIME ASSURDO E CONNIVENTE LE CUI BARBARE NORME HANNO PERMESSO LORO DI CONTINUARE A RESPIRARE, MANGIARE, BERE, DORMIRE, AVERE UN LAVORO , PRATICARE UNA PROFESSIONE, ADDIRITTURA SANITARIA NEL CASO IN PAROLA, FARE L’AMORE, AVERE FIGLI E CONTINUARE AD ESSERE NEL SOCIALE COME SE NULLA AVESSERO COMPIUTO.

QUESTO E’ IL RESOCONTO DI UNA INCIVILTA’ GIURIDICA CHE SI IMPOSE ALLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE E CHE IN ITALIA DA ALLORA HA RIEMPITO I CIMITERI DI CENTINAIA DI MIGLIAIA DI INNOCENTI SOPPRESSI DALLA MALVAGITA’ E DA MIGLIAIA DI CARNEFICI BENEFICIATI E BENSERVITI DA TEORIE IDEALI UTOPISTICHE CHE SI VESTONO DI ZAVORRA CLERICALE E PESTE MARXISTA.

QUESTA LA REALTA’ IMMONDA CHE GLI ITALIANI DEVONO CONTINURE A SUBIRE O GRAZIE ANCHE A UN IMPREVISTA’ TRAGEDIA CHE HA COINVOLTO L’INTERO GLOBO SI PUO’ SPERARE IN UN RAVVEDIMENTO INTELLETTIVO CHE IMPONGA, FRA LE ALTRE CURE DI RECUPERO, QUELLA DI PRETENDERE NORME LEGISLATIVE EQUE E CIVILI CHE IMPEDISCANO FINALMENTE AD ASSASSINI DI CONTINUARE A CIRCOLARE?

MHA!

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MINO VENTO 18 Aprile 2020 - 7:12

CI SONO IMPERFEZIONI NEL TESTO DOVUTE ALLA FRETTA!

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