Roma, 19 ott — Le elezioni comunali a Roma «sono andate benissimo», perché chi ha vinto e governerà Roma, «ovvero il centrosinistra, farà come la Raggi», ovvero «un fallimento totale»: così Vittorio Sgarbi commenta il risultato delle Amministrative capitoline che ha visto Roberto Gualtieri vincere al ballottaggio contro Enrico Michetti, candidato del centrodestra.
Sgarbi: “Il vincitore morale è Calenda”
«Il sindaco di Roma», spiega il parlamentare ad AdnKronos «è il sindaco di una micro-minoranza che non ha niente a che fare con i veri cittadini romani, mentre il vincitore morale è Calenda». La sconfitta di Gualtieri «non ha nulla a che fare con Roma, dove ha votato meno della metà degli elettori. In vista delle elezioni politiche del 2023, non vedo alcun campanello d’allarme per il centrodestra: io sono tranquillissimo».
Il risultato di Rinascimento
Il 2% raggiunto da Rinascimento, di cui Sgarbi è fondatore, lo rende «essenziale per una coalizione che possa vincere le elezioni politiche», osserva il sindaco di Sutri preconizzando «un grande futuro per Rinascimento» e sottolineando con soddisfazione il bisogno «di una forza che sia legata alla cultura e alle idee. E alla fine mi pare che a noi sia andata piuttosto bene, in quanto usciamo con un risultato che rende essenziale la nostra presenza, come quarta gamba che allarga il centrodestra, in chiave anomala perché fra tutte le componenti politiche è l’unica che si rifà ai valori della cultura, della bellezza e del turismo. Da questo punto di vista, io sono soddisfatto per il risultato elettorale».
Una campagna elettorale costellata di violazioni
In un post apparso ieri sera su Facebook, Sgarbi aveva puntato il dito contro gli «inganni e le gravi violazioni» commessi dalla sinistra nel corso della campagna elettorale, «come la manifestazione elettorale della Cgil alla vigilia del voto, ed alla quale ha partecipato Gualtieri, indifferente al silenzio elettorale. La stampa, con Repubblica in testa, ha agitato un finto pericolo fascismo, delegittimando Michetti con attacchi fondati su bugie e mistificazioni».
Il critico aveva definito Gualtieri «uomo di apparato, figlio di una burocrazia e di una classe dirigente che manterrà lo status quo» concludendo con un pensiero rivolto ai portuali di Trieste contro il green pass, ingiustamente manganellati e caricati con idranti dalla polizia in assetto antimsommossa. «Quella di oggi, da Nord a Sud, del resto, è una Sinistra delle élite che non rappresenta più le fasce più deboli della società. E sostiene un Governo che reprime le manifestazioni pacifiche dei lavoratori e dei cittadini liberi con gli idranti e il manganello».
Cristina Gauri
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