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Conad chiede il vaccino per le proprie cassiere: “Rischiano più degli avvocati”

by Cristina Gauri
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Roma, 21 apr — Tutti — o quasi — pazzi per il vaccino, tutti che sgomitano per ottenere l’agognata iniezione, ma a chi spetterebbe la priorità dopo anziani e soggetti fragili? Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, non ha dubbi: sono gli addetti del commercio, vale a dire commesse, cassiere, magazzinieri e in generale i dipendenti dei supermercati. Che ogni giorno, dal marzo 2020, lavorano a stretto contatto con il pubblico, spesso finendo per contagiarsi. Parliamo di centinaia, quando non migliaia, di clienti al giorno. Anche nelle zone più piagate dalla prima ondata del virus, come Codogno, la Val Seriana o Vo’.

Conad chiede il vaccino per le cassiere

Una cassiera, Pugliese ne è convinto, dovrebbe avere la precedenza rispetto ad altre categorie «coccolate» da alcune amministrazioni regionali. Una su tutte, gli avvocati. Ai microfoni del Corriere lancia il suo appello perché questa categoria venga tutelata maggiormente e fa il punto sulle lacune riscontrate esaminando le regole sulle vaccinazioni nei luoghi di lavoro. «La distribuzione ha garantito alti standard di servizio durante la pandemia», spiega. «Adesso che è arrivata l’ora di vaccinarsi, però, si trascurano le nostre cassiere. I dipendenti che lavorano in punti vendita dove entrano 1.200-1.500 persone al giorno credo rischino più di un avvocato. Categoria che pure ha avuto la precedenza in alcune Regioni».

Un servizio costante 

Sebbene Pugliese sia «d’accordo sul fatto che gli anziani» debbano ricevere il vaccino «per primi» e che «l’ordine anagrafico sia il punto di riferimento principale»,  allo stesso tempo «commesse e commessi dovrebbero essere considerati alla stregua delle forze dell’ordine e del personale della scuola». Conad ad esempio, «dà lavoro a 65 mila persone. A Codogno durante il primo lockdown c’era solo uno dei nostri punti vendita aperto. Là come altrove commessi e commesse hanno garantito servizi e serenità», insiste Pugliese. «Poi bisogna riconoscere che il livello di rischio a cui sono sottoposti è maggiore di altre categorie».

Cristina Gauri

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2 comments

Cesare 21 Aprile 2021 - 4:58

da imolaoggi.it;
di Antonio Amorosi, intervista al prof. Bellavite (Prof. di Patologia Generale) – Vaccini rapporto rischi benefici. I numeri sono falsati.
……….Il problema è che questi vaccini procurano un balzo fortissimo della pressione e coloro che hanno un piccolo difetto congenito delle arterie cerebrali possono subire gravi danni……..
……..Il rischio di morte per chi ha fatto il vaccino è 0,00003%, con il virus dello 0,00001%. 3 a 1. In una donna di età inferiore a 40 anni il rischio di trombosi dopo il vaccino è 3 volte più alto del rischio di morte per Covid-19
Si consiglia di leggere l’intervista in questione e ricordo che questi vaccini sono sperimentali e ci stanno usando come cavie

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Sergio Pacillo 22 Aprile 2021 - 8:38

Quid est veritas ?

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