Pordenone, 7 sett – Francesca Del Santo, 46 anni, è docente da 17: ma essendo contraria al Green pass ha preferito lasciare il suo lavoro per “coerenza” con le idee che esprime. “Mi mancheranno i miei studenti”, dice.

L’insegnante contro il Green pass che si licenzia

La decisione di Francesca non poteva che suscitare scalpore: la Del Santo, 46 anni, è (o per meglio dire era) docente da 17. L’insegnante di biologia si è licenziata, tuttavia, quando, per tornare nella sua scuola di Sacile, nella provincia friulana, si è ritrovata davanti l’imposizione del Green pass. Come, purtroppo, è avvenuto per maestre elementari a Milano e insegnanti a Torino – e molti altri casi che devono ancora venire.

“Non navigo nell’oro. Mi mancheranno i ragazzi”

“Non navigo nell’oro e non ho rendite. Mi mancheranno gli studenti”, ha affermato al Messaggero veneto l’insegnante contro il Green pass. La Del Santo è anche una solerte attivista e nonché un volto noto della manifestazioni contro il green pass nella città di Pordenone. Sebbene abbia necessità di lavorare e sicuramente ancora molta voglia di continuare a insegnare non ha trovato corretta l’imposizione del vaccino per proxy del Green pass e della scelta tra vaccinazione e (banalmente) sopravvivenza economica: “La priorità è quella di una scelta etica. Credo fermamente che debba essere garantita la libertà di opinione e scelta”, dice ancora l’insegnante contro il Green pass.

Gli altri casi a scuola

La situazione a scuola è preoccupante: appena una settimana fa due maestre in servizio in due scuole comunali di Milano sarebbero state “respinte” dai loro istituti, che invece hanno regolarmente riaperto per iniziare a organizzare il ritorno in classe degli studenti, previsto per il 13 settembre. A svelarlo, con una certa fierezza, è stato lo stesso sindaco di Milano, Beppe Sala, che ha raccontanto delle due donne, sprovviste del green pass, e del loro respingimento all’ingresso di scuola.

Ilaria Paoletti

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