Roma, 9 apr – Sale a 100 il numero dei medici vittime del Covid-19, deceduti sul campo nel corso del contrasto dell’epidemia. La Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici) ha dato notizia sul proprio portale della morte di Samar Sinjab, medico di Mira (Venezia), 62 anni e mamma di un dottore. Quindi i quattro medici di famiglia Marzio Zennaro, Tahsin Khrisat, Mario Rossi e Samar Sinjab fanno raggiungere quota cento. Ieri era rimasto ucciso il medico di famiglia Giuseppe Vasta. Secondo i dati dell’Iss, ad oggi sono 13.522 gli operatori sanitari contagiati dal virus. Sarebbero 28, invece, gli infermieri rimasti vittime del contagio.
Solo qualche giorno fa Anelli lanciava per l’ennesima volta l’allarme legato alla carenza – quando non si parla di vera e propria assenza – dei dispositivi di protezione individuale per tutti coloro che si trovano in prima linea negli ospedali e nei reparti di rianimazione: «Ancora oggi molti medici, in particolare i medici di medicina generale, che costituiscono la prima linea nella gestione dei pazienti sul territorio, sono del tutto privi dei più basilari dispositivi di protezione individuale. Siamo stanchi di promesse, non ci bastano le parole: non abbiamo più lacrime per piangere i nostri morti– denunciava – Molti, come il nostro Roberto Stella, che ha continuato ad assistere i pazienti senza protezioni a costo della sua stessa vita, erano medici di famiglia. Ora basta: vogliamo segni concreti da parte del Parlamento e del Governo”.
Cristina Gauri
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mi domando se l’elevatissimo numero di Medici deceduti e contagiati,non sia la dimostrazione implicita che le mascherine generiche o improvvisate NON servano a nulla quando sei a contatto con un contagiato da C 19.
Quando sarà finita ‘sta storia non potremo negare che ancora una volta, ciclicamente, tutti i nodi arrivano al pettine (oggi questo pettine si chiama Covid19); sarà il caso di evidenziare e non nascondere chi ha consentito o addirittura creato nodi! Vero?