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Coronavirus, altri 542 morti in Italia. Record di guariti, crescono i contagi (ma effettuati più tamponi)

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 8 apr – La Protezione Civile ha fornito i nuovi dati sul coronavirus in Italia durante l’ormai consueta conferenza stampa. Prima notizia positiva: oggi è stato registrato il maggior incremento di guariti dall’inizio dell’emergenza, 2.099 in più rispetto alla giornata di ieri (quando erano stati 1.555). Complessivamente le persone guarite in Italia dopo aver contratto il virus sono adesso 26.491. La seconda notizia positiva è che per il quinto giorno consecutivo diminuiscono le persone ricoverate in terapia intensiva: ad oggi sono 3.693 i pazienti nei reparti, ovvero 99 in meno rispetto alla giornata di ieri.

I malati sono in tutto 95.262, di cui 28.485 ricoverati con sintomi (233 in meno rispetto a ieri) e 63.084 in isolamento domiciliare. C’è però un incremento generale dei malati: oggi 1.195 in più. Ieri era stato di 880. Va detto però che i tamponi effettuati oggi sono stati 51.680: si tratta del numero più alto finora.

La Protezione Civile ha poi fatto sapere che oggi sono stati confermati 542 decessi, ieri ne erano stati registrati 604: complessivamente in Italia dall’inizio della pandemia sono morte 17.669 persone.

“Serbatoio di asintomatici”

“Aprire o pensare di aprire in questa fase è abbastanza difficile, non siamo in una diminuzione netta ma in un rallentamento della velocità”, ha dichiarato il vicedirettore dell’Oms Ranieri Guerra. “C’è un serbatoio di asintomatici che continua a garantire la circolazione del virus”, ha specificato Guerra. Ma si potrebbe iniziare a pensare a riaperture “per classe di lavoro, tipologia geografica e classe di età”. Tenendo però presente che è necessaria “una diminuzione marcata di questa curva che ancora non c’è”. Dunque “non credo che il governo italiano voglia procedere alla riapertura senza pensare a questo rischio”, ha detto Guerra.

Lombardia, costante miglioramento

Nella regione italiana maggiormente colpita dal coronavirus, la situazione è in lento ma costante miglioramento. In Lombardia registra infatti un calo nel numero dei contagi e dei decessi, ma l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha avvertito: “Non dobbiamo abbassare la guardia, passeremo la Pasqua ognuno a casa propria, forse ancora una settimana, ma è necessario ancora uno sforzo”. In un giorno i morti in Lombardia sono stati 238, mentre i positivi complessivamente sono 53.414 (1.089 più di ieri). In ospedale sono ricoverate in totale 11.719 persone, 114 meno di ieri. In terapia intensiva si trovano 1.257 persone, 48 in meno rispetto alla giornata di ieri.

“Non è possibile paragonare ciò che è successo in Lombardia, una bomba atomica, a quello che è successo nelle altre regioni”, ha poi detto Gallera. “Io mi sono sempre affannato a ricordare che in Lombardia è scoppiata una bomba atomica, (il virus, ndr) ha girato indisturbato per almeno 20 giorni prima di essere individuato, nelle altre regioni tutto questo non è avvenuto”.

Alessandro Della Guglia

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1 commento

Sergio Pacillo 8 Aprile 2020 - 9:17

Faremo bene i conti a bocce ferme.

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